Qualche esempio dalla lista? Ceviche verde ai frutti di mare, tartare di tonno, ostriche in salsa verde con tortino di carne, zuppa di fagioli neri, branzino al pastor con salsa di ananas, polipo con patate e salsiccia, lingua di manzo con vedure, roast beef ai sapori di Monterrey.
Ecco a voi Bésame Mucho, il ristorante del padiglione Messico che durante Expo ha raggiunto numeri come 700 coperti al giorno e ora rinasce in città.
Si trova nel punto più scenografico della Milano nuova, in piazza Alvar Aalto, piano rialzato, con vista sui grattacieli di piazza Gae Aulenti e del bosco verticale.
La location, opera dell'architetto Ricardo Casas, coniuga eleganza ed essenzialità con tipicità del Messico, come i piatti in ceramica sui toni degli azzurri e i bicchieri colorati realizzati a mano da artigiani messicani per il Bésame Mucho.
Meraviglioso è pure il grande lampadario centrale che evoca la celebre Acapulco Chair, la sedia di design, in plastica e metallo creata nel 1950 in Messico e ancora oggi in produzione.
Il ristorante non riflette soltanto l'identità culturale del Messico degli anni d'oro, ma la sua arricchente diversità gastronomica, dichiarata dall'Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità.