Eurochocolate 2016: a Perugia il cioccolato è social

È in corso a Perugia il festival interamente dedicato al cibo degli dei: ha preso il via Eurochocolate 2016 che per altri tre giorni, fino al 23 ottobre, conquisterà il palato di tutti i visitatori. La città ospita fino a domenica non solo un fiume di golosi, ma anche, e soprattutto, prelibatezze provenienti da tutto il mondo, eventi, degustazioni e laboratori con un unico, gustosissimo focus: il cioccolato. Le strade del centro si sono così riempite degli stand dei produttori di cioccolato e sono attualmente in mostra oltre sei mila varietà di questo irresistibile cibo.

Eurochocolate 2016 si adatta ai trend culinari del momento e rispetta le eventuali intolleranze dei suoi visitatori: non manca quindi un assortimento gluten free, vegan e anche uno dedicato al mercato equo e solidale. Ma la vera novità di questa edizione è la presenza del laboratorio artigianale (visitabile solo su prenotazione) di Paul e Cecilia De Bondt, considerati due dei 20 migliori cioccolatieri del mondo e trasferitisi recentemente nel capoluogo umbro, dove hanno deciso di dare vita a una vera e propria fabbrica del cioccolato. Paul e Cecilia De Bondt hanno iniziato la loro attività a Pisa, ma da poco hanno deciso di raccogliere la sfida lanciata loro da Eugenio Guarducci e si sono trasferiti nella patria di Eurochocolate, dove quest'anno hanno inaugurato, appunto, un vero e proprio laboratorio (a pochissimi passi da piazza IV Novembre, in Via della Gabbia 3) dove proseguono la quotidiana produzione di cioccolato di qualità, dalla fava di cacao alla barretta di cioccolato e dove i De Bondt, secondo un percorso guidato, fanno scoprire agli ospiti tutti i segreti della produzione del ciocciolato.

Lavorare a Perugia, città del cioccolato per eccellenza, è uno stimolante punto di partenza per tutti i professionisti del settore, e lo sanno bene gli artisti che durante la prima domenica di questa golosa kermesse hanno partecipato all'attesissimo appuntamento con le sculture di cioccolato. Massimo Arzilli e Paolo Ballerani, Gian Paolo Pasini, Roberto Gherardi e Manuel Gualandris hanno saputo trasformare un cubo di cioccolato (del peso di ben 11 quintali) in scenografiche e meravigliose opere d'arte.

E nel 2016 il cioccolato, già buono e amato da anni, non poteva che diventare social: è iniziata così lo scorso 14 ottobre l'era dello sharing chocolate. Eurochocolate 2016, quindi, oltre che essere all'insegna delle degustazioni e dei laboratori a tema, si è aperta alla condivisione: con chi? O meglio: #ConChi? è infatti l'hashtag ufficiale della manifestazione, e il motivo della scelta è molto semplice: il cioccolato è un piacere ancora più grande quando condiviso con qualcuno, e quel qualcuno può essere scelto liberamente. Non manca nemmeno l'opportunità di scattarsi un indimenticabile selfie al gusto di cioccolato: sul palco di Piazza IV Novembre, infatti, è messo a disposizione dei visitatori un Maxi Choco Selfie creato in collaborazione con Icam e Manfrotto (che durante il fine settimana offre attrezzature per selfie professionali). Si tratta di un selfie stick lungo sette metri con una tavoletta di cioccolato fondente Icam da sei mila chili.

La logica dei selfie è ormai nota a tutti e non coglie quindi di sorpresa i visitatori di Eurochocolate: tantissime migliaia sono le fotografie scattate non solo dal palco, ma anche in ogni angolo di Perugia già condivise sui social network, e in particolare su Facebook, con l'hashtag #ConChi? La condivisione, inoltre, dà diritto a un omaggio ritirabile direttamente sul palco. Eurochocolate non poteva certo limitare la sua avventura social al mondo firmato Zuckerberg: c'è un hashtag studiato ad hoc anche per gli appassionati di cinguettii. Su Twitter la condivisione è siglata #chocoselfie ed è diventata trend topic nazionale il giorno stesso dell'inaugurazione dell'evento. Regine indiscusse della condivisione sono, per ora, le già citate sculture di cioccolato by Perugina, protagoniste anche di un video a 360° realizzato da JStudios. La nuova era del cioccolato è iniziata: condividilo, poi mangialo.

Di Indira Fassioni per nerospinto.it