Situato nel quartiere di Fulham, in una città cosmopolita come Londra dove l'offerta di locali è tra le più ricche e diversificate, all'apparenza non sembra distinguersi dai tanti ristoranti italiani di successo presenti nella capitale britannica.
Invece, una volta entrati, lo si distingue chiaramente perché Gola è soprattutto un piacevole viaggio dei sensi che parte da uno dei sette peccati capitali: la gola.
Il concetto di base che ha ispirato la nascita di questo locale è contenuto nel suo nome: la gola, protagonista da sempre nelle opere letterarie, nell'arte, nelle ricerche scientifiche, sociologiche e antropologiche è per l'essere umano fonte di uno dei maggiori piaceri della vita e, insieme al gusto, esprime la tradizione e la cultura di un popolo.
Ecco allora cosa troviamo al ristorante Gola: una vera e propria ricerca del gusto attraverso il palato, spinta dalla passione - senza colpe - per il cibo che fa bene alla salute e allo spirito.
La storia di Gola comincia nel 2010 e ha due protagonisti.
Il primo è Aaron Rutigliano, imprenditore gastronomico specializzato a Londra in arti grafiche che lavora da anni sul sex appeal del cibo. Per Aaron il cibo è come un'opera d'arte che dalla tela viene trasferita alla tavola.
Ogni pietanza, infatti, è paragonabile a un quadro da godere coinvolgendo anche i sensi dell'olfatto, della vista, del tatto.
Il secondo è lo chef e sommelier Angelo Prezio: la sua esperienza nel creare abbinamenti gastro-culturali si è formata nella sua città, a Foggia, al ristorante Al Primo Piano, dove ha trascorso sette anni a sperimentare e valorizzare la tradizione gastronomica locale.
Impossibile non rimanere affascinati dai piatti sempre nuovi, originali e gustosissimi reinterpretati dallo chef per celebrare le radici culturali della propria terra d'origine.
Gli unici comandamenti da osservare qui sono il rispetto della tradizione culinaria pugliese e la ricerca di ingredienti di primissima qualità. Ne deriva una ricerca culturale e gastronomica, dalla composizione dei cibi all'enologia, di alta professionalità.
Insomma Gola è un irresistibile viaggio dall'arte alla tavola, che di sicuro non ci condurrà nel terzo cerchio dell'Inferno dantesco.