Tutti pazzi per il Sake
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Nell'incipit dell'Infanzia berlinese intorno al 1900, Walter Benjamin scrive: “Non sapersi orientare in una città non vuol dire molto. Smarrirsi, invece, in una città come in una foresta è una cosa tutta da imparare.”
La metropoli apparentemente favorisce questo processo: la grande città, infatti, moltiplica il suo repertorio di immagini, permette alla mente di volare altrove e di mescolare contesti e tradizioni culturali.
Specie quando una particolare usanza entra in contatto con la cultura enogastronomica italiana e si trasforma in una tendenza.
Milano, ad esempio, trabocca di ristoranti di ispirazione nipponica e non è raro imbattersi in facili semplificazioni che non hanno alcuna reale attinenza con il Giappone.
Tuttavia nel caso della Saketeca Go il dubbio è brillantemente superato.
Questo angolo di Sol Levante si trova in Via Piave ed è un ritrovo abituale della comunità giapponese della città, a conferma dell'alta qualità del locale.
E' un luogo davvero suggestivo, che ha saputo ricreare scrupolosamente l'atmosfera orientale soprattutto nella location (mentre il menù pesca a piene mani nella tradizione culinaria europea).
La specialità della casa è naturalmente il sake, ovvero un infuso prodotto esclusivamente con riso e acqua.
Anche se in molti, fuori dal Giappone, si riferiscono al sake come "vino di riso", in realtà il processo di fermentazione da cui è ottenuto lo rende probabilmente più simile alla birra.
Invece, dal punto di vista della gradazione e del ruolo che ha nella cultura del cibo giapponese, il sake è sicuramente paragonabile al vino.
I palati più raffinati non possono non essere incuriositi da questa bevanda che la Saketeca Go propone rigorosamente nei caratteristici "ochoko", ossia i tipici bicchierini di ceramica di ogni forma e colore.
Aspettatevi una ricca varietà di sake da poter degustare: dal più delicato al più alcolico, dal più aromatizzato al più secco e amaro.
Eccovi allora il Nihon Shu (letteralmente “vino di riso”) oppure il Shochu -distillato di patate, riso, canna da zuccero e orzo- oppure ancora l'Umeshu -distillato a base di ume, frutti giapponesi dal sapore a metà tra le prugne e le albicocche-.
A seconda della tipologia, la bevanda viene servita fredda o leggermente riscaldata e non si beve solo a fine cena ma lungo tutto il pasto, in accompagnamento a moltissimi cibi con cui si combina per complementarità.
Ad esempio, per la sua natura fermentata, il sake si sposa perfettamente con i piatti stagionati. Sorseggiatelo allora con una selezione di salumi e formaggi oppure con le deliziose sarde fritte con cuscus e cipolla rossa.
Da provare assolutamente anche i gustosi spicy edamame (fagioli di soia aromatizzati) ed il baccalà mantecato avvolto in foglie di daikon (una sorta di rapa).
Il nuovo viene ancora dal Giappone, stavolta si chiama sake ed ha una cultura millenaria alle spalle.
Saketeca Go
Viale Piave 5, 20129 Milano
Orari: 18.00 – 01.30 (chiuso Martedì)
+39 02 7601 5120
http://saketeca.com/
A cura di nerospinto.it