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Un cuore modenese si trasferisce a Milano: in Galleria brilla la prima stella

14 Apr 2016 - 15:49
 © dal-web

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Il progetto di TownHouse Hotels di portare 7 stelle della Cucina d'Autore in Piazza Duomo a Milano prosegue: in Galleria Vittorio Emanuele è arrivata la prima: da ieri, giovedì 14 aprile, Luca Marchini è lo Chef Executive del Pavarotti Milano Restaurant Museum.

Luca Marchini è nato ad Arezzo nel 1971, ma dopo aver cambiato 8 città, all'età di 17 anni arriva a Modena, che ha ormai eletto sua patria adottiva e dove ha aperto il suo ristorante stellato L'Erba del Re. Ha avuto l'onore di lavorare nelle più prestigiose cucine d'Italia, fra cui l'Osteria Francescana di Massimo Bottura, e vanta esperienze lavorative anche con Bruno Barbieri.

“Siamo felicissimi”, ha dichiarato Nicoletta Mantovani, moglie di Luciano Pavarotti: “Il progetto doveva essere temporaneo: è stato aperto in occasione di Expo 2015, eppure abbiamo ancora 4000 persone al mese.” L'arrivo di Luca Marchini, amico storico di Nicoletta, al Pavarotti Milano Restaurant Museum, è stato il compimento di un percorso.

Il Maestro è spesso stato definito un cittadino del mondo, pur riuscendo a rimanere sempre fortemente legato alle sue origini. E grazie a Luca Marchini, in un luogo nato come tributo a Luciano Pavarotti, Milano può finalmente conoscere la cultura modenese, a cui l'artista era tanto legato.

“Voglio garantire qualità. Nei miei piatti non metto la stella che ho conquistato, io metto l'anima. E nel risotto al Parmigiano vedo il perfetto punto di congiunzione fra Modena e Milano”, ha affermato lo chef.

La proposta culinaria del ristorante è modenese al 100%, solo un paio di ricette si allontanano dalla tradizione più estrema e fedele. Il menù rappresenta l'Emilia. Da questo punto di vista, il lavoro di Luca Marchini al Pavarotti Milano Restaurant Museum si discosta da quello a L'Erba del Re, dove offre anche un menù contemporaneo.

Con l'arrivo di Luca Marchini, viene coronato un altro dei tanti sogni del Maestro: la promozione della cucina modenese in tutta in Italia e nel mondo. Luciano Pavarotti era infatti un divulgatore della cucina, oltre che della lirica. Era un grande cuoco con la passione per la tradizione. “Per capire la qualità di un ristorante ordinava gli spaghetti al pomodoro”, ha ricordato la moglie: “E se erano buoni, sapeva che poteva assaggiare altro dal menù”. Per lui il cibo era passione, era stare insieme agli altri; la tavola era sinonimo di amicizia.

Ma non finisce qui: il locale porta l'opera a tutti e rende la musica classica più accessibile, grazie a una serie di appuntamenti settimanali. Ogni giovedì, infatti, in una delle sale dedicate a Luciano Pavarotti, si tiene un concerto di giovani cantanti, e si realizza così un altro desiderio del Maestro, quello di dare un'opportunità agli under 30. E questa soglia d'età caratterizza anche tutto lo staff del ristorante, staff che ha studiato tanto la vita del tenore ed è pronto a raccontarla ai clienti, proprio come una guida museale.

I prezzi non cambiano, quello che cambia è il modo di esportazione della cucina emiliana, che al Pavarotti Milano Restaurant Museum sposa la tradizione più pura.

E così, da ieri, la Galleria Vittorio Emanuele festeggia la sua prima stella con un calice di Lambrusco, come avrebbe voluto il Maestro.

PAVAROTTI MILANO RESTAURANT MUSEUM
Piazza Duomo 21, Milano | Quarto piano
www.pavarottimilano.com
T 02 45397657
info@pavarottimilano.com

Appuntamenti del giovedì:
21 aprile | Oreste Cosimo
28 aprile | Elisa Maffi
5 maggio | Elisa Balbo
12 maggio | Spero Bongiolatti
19 maggio | Elisa Balbo
26 maggio | a cura di Bel Canto
2 giugno| a cura di Bel Canto
9 giugno| Elisa Maffi e Jenish Ysmanov
16 giugno| Francesco Tuppo
23 giugno| Elena D'Angelo
30 giugno| Serata Speciale

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