PROGETTI AMBIZIOSI

Un ristorante gourmet in un antico convento francescano

A Tropea è nato il ristorante De’ Minimi nel cuore della Costa degli Dei, per riscoprire i piaceri del gusto e della convivialità

29 Lug 2021 - 07:00
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  | Foto Sergio Sorrentino 
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Foto Sergio Sorrentino 

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È stato inaugurato a giugno il nuovo ristorante gourmet De’ Minimi, che sorge all’interno dell’hotel cinque stelle lusso Villa Paola, nella meravigliosa cornice di Tropea in Calabria.

Il nuovo ristorante si trova in una location prestigiosa ed emozionante, all’interno dell’antico convento francescano del XVI secolo, che oggi è parte integrante di Villa Paola. Un progetto ambizioso che vuole staccarsi dalla tradizionale offerta ristorativa del posto, con una cucina innovativa ma autentica.

Dalle terrazze della villa e dalle finestre del ristorante, è possibile ammirare, oltre all’azzurro mare della costa degli dei, insignito della bandiera blu, le mura antiche del borgo di Tropea, tra i più belli e suggestivi d’Italia. La perla del Tirreno, come è stata ribattezzata è stata eletta nell’aprile 2021 Borgo dei Borghi.

Il ristorante De’ Minimi è guidato da Dario Marco Bettoni, Executive Chef con una esperienza trentennale nel mondo dell’alta cucina e un passato in realtà di prestigio dell’ospitalità internazionale.

Tutto ci induce a trovare la massima espressione della materia prima. L’analisi parte da molto lontano, dalle origini dei prodotti, alla ricerca e riscoperta delle materie organiche antiche, prive di modificazioni genetiche, che siano opera della stessa natura. Dalla coltura della produzione biologica, con attenzione alle stagionalità e alla territorialità noi creiamo. Rispetto per la materia prima, rispetto durante la trasformazione in creazioni gastronomicamente esperienziali.”

La filosofia del De’ Minimi punta sulla massima espressione della materia prima. La cucina proposta dallo Chef Bettoni parte dalle origini dei prodotti fino alla ricerca e riscoperta delle materie organiche antiche per raccontare il territorio in cui si trova il ristorante, una terra ricca di contraddizioni ma anche di tesori nascosti.

Per la creazione della carta, lo chef bergamasco è andato a incontrare agricoltori e allevatori calabresi, selezionando piccole realtà locali e presidi slow food, alcuni già famosi come la ‘Nduja di Spilinga altri misconosciuti come il Pecorino del Monte Poro, il caciocavallo del Pollino o il riso Carnaroli della piana di Sibari.

Attenzione alle stagionalità, valori del territorio, rispetto per la materia prima: sono il cuore dei piatti del ristorante De’ Minimi, che diventano veri e propri viaggi sensoriali.

Il ristorante deve il suo nome ai frati Minimi che abitavano anticamente il convento francescano. Molti ritengono che la cucina dei frati minimi sia l’antenata della dieta mediterranea, codificata dal frate calabrese, ora Santo, San Francesco da Paola, più di 500 anni fa. Pesce, verdura, legumi e cereali e molta fantasia in cucina erano alla base della cucina dei frati minimi, i quali si autoproducevano gran parte delle materie prime. Una cucina di magro che il religioso osservò tutta la vita (e la prescrisse ai Frati Minimi suoi seguaci). Sembra che il santo sia morto a 91 anni in un’epoca in cui la vita media era 30, dimostrazione ulteriore – se mai ce ne fosse bisogno – dei benefici della dieta mediterranea.

Seppure rivista in chiave attuale questa cucina semplice ma gustosa, con materie prime genuine e salutista, si sposa bene con l’offerta ristorativa del nuovo ristorante di Villa Paola. Una cucina per il corpo e per lo spirito.

Ai piedi della villa, nella Marina Vescovado di Tropea, si stendono gli agrumeti e gli orti della tenuta. Dove un tempo si trovavano gli orti dei monaci ancora oggi vengono coltivati tutti gli ortaggi che riforniscono il ristorante, compresa l’immancabile cipolla di Tropea, i pomodori e tutte le erbe aromatiche.

La sala ristorante, biesposta, si affaccia da un lato sull’antico chiostro restaurato e dall’altro sul meraviglioso giardino di piante mediterranee che digrada fino alla marina di Tropea.

Di Indira Fassioni

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