© UFFICIO STAMPA
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Una tecnica antica sempre più attuale: ecco come la terracotta può rendere complessi i vini come ai tempi degli antichi romani
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L’autunno, con il calare delle temperature, ci spinge a tornare a cercare gradi maggiori anche nel bicchiere, e perché non approfittare dell’arrivo dei primi freddi per scoprire i vini invecchiati in anfora? Questa tendenza enologica sempre più riscoperta non è certo nuova.
L’uso deriva direttamente dagli antichi greci e romani, per i quali era la norma trasportare e conservare il vino nelle giare in argilla. L’anfora, ottenuta dalla lavorazione della terracotta, a differenza del legno, non aggiunge tannini e aromi, ma esprime fedelmente le diverse caratteristiche dei terroir e dei vitigni nella fase di macerazione e affinamento, partecipando alla realizzazione del gusto finale.
In realtà ci sono due tipi di anfore: il primo storico, di stile georgiano (dove questa tecnica ha probabilmente avuto origine) che è aperto, tipo tino, mentre il toscano con un sigillo che ne permette la chiusura. Noi abbiamo selezionato 5 vini e un gin per scoprire come questo metodo d’invecchiamento possa rendere meravigliosi i vini, e non solo.
Diadema “Candegli”
Un vino che nasce dal desiderio di riscoprire le antiche tecniche di vinificazione già in uso durante il periodo della civiltà etrusca. Rappresenta dunque un progetto tutto proteso al ritorno alle origini, partendo dal nome. Candegli è infatti il nome con il quale veniva propriamente indicato il colle, all’interno del territorio di Impruneta, sul quale esattamente sorgeva la Fattoria, adesso Relais Villa Olmo con la Cantina Diadema. L’azienda ha deciso dunque di investire su una collezione di anfore in terracotta per le quali il Chianti è noto fin dall'antichità per la produzione e la città dell’Impruneta è particolarmente famosa (documenti storici attestano che già nel 1308 esisteva una corporazione e nel 1419 Filippo Brunelleschi scelse proprio la terracotta dell'Impruneta per rivestire la cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze). Le selezionate uve Sangiovese e Cabernet Sauvignon provengono da un vigneto proprio nel territorio di Impruneta, gli acini selezionati manualmente di Sangiovese e Cabernet di alta qualità fermentano in vasche di cemento vetrificato a temperatura controllata a circa 25-28°C. Il vino viene poi trasferito nelle Anfore di terracotta per almeno 9 mesi. Le anfore consentono la micro-ossigenazione indiretta. Il colore del vino è rosso rubino. Il naso complesso mostra un mix ricco e aromatico di frutti rossi maturi, frutti rossi selvatici, viole e aromi minerali-terrosi caratteristici derivanti dalla maturazione nelle Anfore di terracotta.
Sanforà IGT Toscana Rosso Biologico - Chioccioli
Il Sanforà nasce dalla passione per il Sangiovese, nasce dal desiderio di sperimentare nuove forme di vinificazione ed elevazione, utilizzando anfore di terracotta dell’Impruneta. Le uve sono raccolte a mano in piccole cassette, raffreddate per una notte e poi selezionate sul doppio tavolo di cernita. Segue una delicata diraspatura. La fermentazione è spontanea, con i propri lieviti indigeni elevandosi in anfore di terracotta da 7 hl. Dopo l’imbottigliamento, affina in vetro minimo 2 mesi prima di essere immesso sul mercato.
Sanforà è un vino è brillante e vivace, estivo, con un sorso di fresca estate mediterranea Al palato risulta fine e fruttato con un elegante contorno minerale. Il gusto è soave, intenso e fruttato ma allo stesso tempo delicato con note floreali; presente un tannino dolce e compatto integrato da una fresca acidità. Il retrogusto richiama note fresche fruttate e floreali, con un lungo finale minerale sapido.
Sgarzon
Figlio del Trentino Alto Adige, lo Sgarzon di Foradori è un vino rosso di buon corpo e grande eleganza. Prende il nome dal vigneto da cui proviene caratterizzato da un clima fresco, che si riflette in questa versione di teroldego. Un vino fine ed espressivo, che dimostra tutto il potenziale e le sfaccettature di questo vitigno. La sua produzione parte con una diraspatura delicata senza pigiatura, a cui segue una fermentazione spontanea e affinamento a contatto con le bucce in tinajas (anfore) dai 350 ai 450 litri per 8 mesi. L’assemblaggio e la decantazione avvengono poi in vasche di cemento dai 15 ai 40 ettolitri, dove resta fino al momento dell’imbottigliamento.
Phos - I Cacciagalli
Il Phos della cantina I Cacciagalli è un vino rosso intenso, voluminoso, ma gentile. Morbido, ma dalla trama tannica fitta e fine, si muove suadentemente in bocca lasciando orme di profondità e ricchezza. Succo e materia in un unico vino. Nato in Campania da uno dei vitigni più emblematici della regione, l’Aglianico, viene prodotto partendo da una fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce per 7-8 mesi in anfore di terracotta, a cui segue un periodo di affinamento negli stessi contenitori fino al momento dell’imbottigliamento.
Rkatsiteli Grand Cru Tsarapi
Unico vino non italiano che abbiamo scelto, per rendere omaggio al paese che ha dato i natali al vino e dato il via al rinascimento dell’anfora, ecco il Rkatsiteli Grand Cru Tsarapi di Our Wine è un vino bianco macerato ancestrale e profondo. Caratterizzato dalla lunga macerazione in anfora interrata tipica della Georgia orientale che gli dona una feroce intensità. Frutta e spezie fortissimi cui subentrano anice e liquirizia e sorso si avvolge della giusta dose di tannini e lunga persistenza. Prodotto nella regione di Kakheti partendo dal vitigno autoctono Rkatsiteli, deriva da una leggera pigiatura delle uve a cui segue una macerazione sulle bucce per 6 mesi e fermentazione spontanea in anfora. Il processo di produzione si conclude con il travaso e l’affinamento in anfora per altri 6 mesi.
Ginepraio Amphora Navy Strenght
Ginepraio è primo gin al mondo ad essere maturato in anfora. Durante i 6 mesi che il gin trascorre nell'anfora di cocciopesto, raggiunge una migliore complessità aromatica e un equilibrio armonioso tra le botaniche, esaltando il profilo organolettico del gin, risultando in un'esperienza gustativa complessa. Questo gin è un'esplosione di aromi di ginepro, fiori di campo ed erba verde. Al palato è speziato (coriandolo) e balsamico (ginepro ed elicriso), con finale sapido e sentori di angelica con un retrogusto quasi lunghissimo dovuto all'affinamento in anfora.
Di Indira Fassioni