© Ufficio stampa | Tavolette Principe - Cioccolateria e Gelateria Banchini
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Si dice che il 7 luglio 1847 fu inventata la prima tavoletta di cioccolato: da allora, ogni anno in questo giorno, si celebra la Giornata Mondiale del Cioccolato
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World Chocolate Day: una giornata dedicata ad un antidepressivo naturale, anticancerogeno e ricco di antiossidanti. Il Theobroma cacao, nome scientifico della pianta di cacao che significa “Cibo degli Dei”, fu portato in Europa da Cristoforo Colombo che scoprì le fave di cacao nel 1502 perché offerte dagli Aztechi. Ma fu il cioccolatiere inglese Joseph Fry colui che diede forma al cioccolato, inventando le tavolette, deliziose barrette da spezzare e mordere, proprio nella giornata del 7 luglio 1847.
Da allora, il 7 luglio di ogni anno si celebra il World Chocolate Day: definito in assoluto il comfort food preferito al mondo, il cioccolato è considerato una “coccola” golosa in grado di risollevare l’umore.
La storia del cioccolato
Furono i Maya in Messico a coltivare l’albero del cacao da cui il cioccolato ha origine; i semi, dopo essere tostati, macinati, mescolati e aggiunti di un liquido reso spumoso, venivano serviti come ingrediente principale di una bevanda chiamata “xocolati”, dal sapore amaro e non proprio gradevole che aveva però un effetto stimolante.
I semi della pianta erano considerati un simbolo di prosperità nei riti religiosi e una medicina capace di guarire le malattie della mente e del corpo. Successivamente, una volta unito al burro di cacao, il cioccolato si poteva gustare solo sotto forma liquida, come una bevanda o al massimo come piccoli cioccolatini tondi, messi in commercio da un cioccolataio piemontese.
I primi ritrovamenti di cacao risalgono al 600 d.c. in Sudamerica, ma fu solo il 30 luglio 1502 che Cristoforo Colombo scoprì le fave di cacao a lui offerte dagli Atzechi. La prima fabbrica di cioccolato risale al 1765 negli Usa, mentre nell’800 arrivò l’invenzione del cioccolato al latte grazie alla Svizzera, che ancora oggi è uno dei Paesi in cui regnano le più prestigiose aziende di produzione di cioccolato al mondo.
Fu nel 1847, si dice nella giornata del 7 luglio, che J.S. Fry & Sons inventa la tavoletta di cioccolato: in questa cioccolateria britannica, il cioccolatiere inglese Joseph Fry scoprì che mescolando latte, zucchero, polvere di cacao e burro di cacao e lasciando indurire il composto, si otteneva una pasta solida e deliziosa che si scioglieva in bocca.
Sin dalla sua comparsa nelle abitudini alimentari degli occidentali, il cioccolato ha incantato i palati di tutto il mondo. In particolare, durante la pandemia del 2020, tavolette di cioccolato, cioccolatini e altri prodotti a base di cacao sono stati eletti come comfort food irrinunciabili, non solo per gli appassionati e i golosi, ma in generale per tutti gli italiani.
Ecco, dunque, idee, consigli e una ricetta per celebrare questa giornata nel più dolce dei modi.
Cioccolatino Ambrogiotto di Sant Ambroeus
Il cioccolatino simbolo della pasticceria milanese, tra i più apprezzati e richiesti, fu creato proprio per omaggiare Sant’Ambrogio che aveva ispirato i due fondatori maestri pasticceri. È composto da un lingotto di cioccolato in due varianti, cioccolato fondente 70% e latte: il primo è formato da una camicia di cioccolato fondente con all’interno una crema di caramello al caffè fondente, all’interno della versione al latte invece c’è una crema di cioccolato al latte e caramello. Da sempre, su di esso, è inciso il nome della pasticceria e rimane il cioccolatino must have che non deve mai mancare in produzione, ieri come oggi.
Dalla tavoletta al gelato: Cioccolateria Banchini di Parma
Dalle tavolette di cioccolato Bean to Bar (medaglia di bronzo agli International Chocolate Awards 2023 per la tavoletta “Perù Ucayali 72%”), fino agli iconici “Biscotti della Duchessa”, divenuti il biscotto per eccellenza di Parma, la gamma di creazioni della storica pasticceria emiliana si amplia, con la prima linea di gelati artigianali realizzati dalla gelatiera Alessia Palmitessa. Dai gusti classici, come lo “Zabaione con Marsala Intorcia Heritage 2004” e la “Massa di Cacao bean to bar dell’Hacienda Victoria - Ecuador”, a quelli stagionali, come la “Ciliegia Moretta di Vignola” fino alle ultime sperimentazioni con infusioni di lavanda, sambuco e gelsomino. Solo materie prime di qualità a km zero, come il latte e burro BIO dell’Azienda Agricola Persegona di Fidenza, e piante aromatiche e officinali tipiche del territorio, come l’Erba Luigia e la Violetta di Parma.
Le Morzellette del Bakery Chef Fabio Tuccillo
Materie prime selezionate e di qualità, capaci di raccontare la storia di una regione, la Campania, terra di origine del Bakery Chef Fabio Tuccillo: questi gli ingredienti che lo hanno portato alla ideazione della sua nuova linea “Sapori della Tradizione”. Un vero e proprio “viaggio nel gusto”, che parte dal Cilento, con le Morzellette: una delicata e fedele riproduzione dei classici biscotti cilentani, ma con quel tocco in più dello Chef Tuccillo, che ne ha ripreso la ricetta originale, composta da ingredienti semplici e genuini come farina, zucchero, strutto, uova e latte, dandone una sua interpretazione personale, aggiungendo le nocciole o le gocce di cioccolato.
La granita di Vincenzo Pennestrì
Il binomio cioccolato + estate non può che far venire in mente la granita di cioccolato. Quella del Maestro Vincenzo Pennestrì della Cremeria Sottozero (RC) viene realizzata mettendo in infusione due stecche di cannella in acqua calda e zucchero di canna, aggiungendo in seguito della poudre de cacao (cacao finissimo con bassa percentuale di burro di cacao che equivale ai grassi del cioccolato e bassa percentuale di zucchero), e della massa di cacao manjari. Infine, viene aggiunto del grue di cacao per dare croccantezza alla granita.
Marchesi 1824
Una deliziosa confezione che celebra il gusto e l’essenza del cioccolato, ideata per l’occasione dalla storica pasticceria milanese. Vellutate e avvolgenti, con due delle migliori creme spalmabili di Pasticceria Marchesi, ottenute grazie ai migliori cioccolati: la forte e decisa crema di nocciole fondente e la morbidissima crema di nocciole senza zuccheri e lattosio. Da gustare con i dolcissimi krumiri, i tradizionali biscotti piemontesi dalla forma striata, contenuti in una preziosa ed elegante latta.
La tavoletta Valhrona
Protagonisti della proposta Valrhona 32 carré di Oriado 60% e Andoa Latte 39%. Oriado è un assemblaggio equilibrato di cacao provenienti dalla Repubblica Dominicana e dal Perù con una nota minore vanigliata e una nota singolare di cocco. La sua dolcezza cremosa e vanigliata fa pensare alle atmosfere caraibiche con la carezza avvolgente del sole sulla pelle. Andoa Latte, invece è un monorigine proveniente dal Perù, secondo paese produttore di cacao biologico al mondo. Un prezioso scrigno da 160 grammi che racchiude tutto il savoir-faire di Valrhona, che da oltre 100 anni utilizza cacao di primissima qualità, materia prima lavorata in armonia con le persone e la natura, il cui impegno è certificato come B Corp.
Da abbinare al cioccolato
T'A Milano - Ciocoshaker di Cosaporto Selection
I cocktail più amati al mondo si uniscono al miglior cioccolato per dare vita ad irresistibili praline ripiene ai gusti Gin tonic, Negroni e Mojito. I Ciocoshaker sono prodotti alcolici, realizzati con gin Beefeater e rum Havana club. Una confezione in linea con le tendenze del gusto, moderna e insolita, da regalare, gustare dopo cena o, perché no, come insolito aperitivo.
Terres Syrah del Domaine de la Baume
Da oltre un secolo il Domaine de la Baume porta avanti una tradizione vitivinicola e firma vini accattivanti con forte potenziale aromatico. Ancorato nel cuore della Languedoc-Roussillon tra Béziers e la città medievale di Pézenas, il Domaine è un rifugio tranquillo, immerso nella natura, che incarna il calore del Sud, la convivialità, la condivisione e l’amore per la terra. Dal colore rosso porpora denso, con riflessi violacei, al naso del Terres Syrah prevalgono aromi di gelso, ciliegia e mirtillo. In bocca è rotondo, soave e vellutato, rivela aromi di cioccolato, confettura di frutti neri e violetta.
Il Refosco dal Peduncolo Rosso di Aganis
Si chiama PO’ FOLC, che significa “poi il fulmine”: questo Refosco di Aganis, azienda situata nei pressi di Borgo Salariis a Treppo Grande (Udine), presenta un ampio bouquet di marasca, more e ribes per la parte fruttata, violetta per la parte floreale; il tutto completato da declinazioni di china ed altre note balsamiche con finale speziato e piacevolmente pepato.
Il Nero d’Avola di Cortese
Ispirato dalle tecniche di fermentazione tradizionali, il Senia è un vino biologico prodotto da vigneti con un’età che varia dai 15 ai 30 anni. Le uve vengono raccolte rigorosamente a mano in piccole cassette e il vino affina in barrique per almeno 12 mesi più altri 6 in bottiglia. Si presenta di colore rosso rubino molto intenso, all’olfatto spiccano le note fruttate di marasca, prugna e more insieme a nuance balsamiche che ricordano la liquirizia e le carrube. In bocca ha grande corpo con un’acidità presente che rinfresca il palato, molto longevo chiude con dei tannini morbidi e intensi.
Il Barolo di Clerico
Domenico Clerico, storica azienda d'eccellenza delle Langhe, in occasione del World Chocolate Day propone il Barolo D.O.C.G. del comune di Monforte d’Alba 2019 che si caratterizza per l’equilibrio e la morbidezza in bocca, data dai tannini setosi e da un bouquet di sentori in cui spiccano la ciliegia, la scorza d’arancia, la fragola e le note di tabacco. Un vino rosso dall’estrema bevibilità, ideale per l’abbinamento con il cioccolato.
Le ricette
Torta di rose, pan brioche di Chef Michele Minchillo, Vitium (Crema)
L’ispirazione principale del piatto è un ricordo d’infanzia dello Chef, che da piccolo era solito mangiare il pan bauletto con la crema di cioccolato e nocciole. Nel dessert che serve al ristorante Vitium, unica Stella Michelin in tutta la provincia di Cremona, le parti si invertono: il pane diventa un gelato (al pan brioche), da spalmare su una torta (di rose) al cioccolato. Per un dolce gioco di temperature, tra il caldo della torta appena sfornata e il freddo del gelato.
Ingredienti per 4 persone
Per la biga: 50 g farina manitoba, 2 g lievito di birra, 25 g latte intero
Impastare gli ingredienti. Lasciare raddoppiare (ci vorranno circa 2 ore).
Per l’impasto:
200 g farina manitoba, 3 g lievito di birra, 120 g latte intero, 80 g uova, 50 g zucchero bianco, 70 g burro, 4 g sale fino, 15 g miele e aromi (limone, arancia, vaniglia), 15 g cacao amaro in polvere,30 g cioccolato in gocce
Unire la biga agli ingredienti dell’impasto. Impastare, aggiungendo un uovo per volta, fino al raggiungimento della maglia glutinica (una rete molto fitta che, proprio come una maglia dalle trame sottili, trattiene l’anidride carbonica prodotta dai lieviti). Aggiungere il burro, mescolando per ottenere un composto omogeneo. Lasciare lievitare a 4°C per tutta una notte.
Per il ripieno:
80 g burro, 20 g pasta di nocciola, 70 g zucchero
Il giorno seguente, stendere la pasta e adagiare sopra il ripieno. Arrotolare e formare dei cilindri.
Lasciare lievitare in una teglia per circa un’ora. Cuocere a 180°C per 18 minuti a valvola chiusa.
Per il gelato al pan brioche: 250 g latte intero, 250 g pan brioche, 250 g panna, 3 g neutro per gelati, 30 g glucosio
Cuocere il pan brioche e il latte, a 83°C per 2 ore, all’interno di un sacchetto sottovuoto. All’interno di un Thermomix, unire il pan brioche e il latte appena cotti con gli altri ingredienti. Portare la temperatura a 80°C. Mettere il composto in un bussolotto Pacojet. Abbattere e pacossare.
Insalatina di uvetta e fragole:
3 fragole intere, 20 g uvetta, 5 g zucchero bianco, 5 g succo di limone, q.b. basilico, q.b. fiori edili
Tagliare le fragole a brunoise. Unire tutti gli ingredienti, lasciare marinare per una notte.
Finitura:
Disporre l’insalatina di uvetta e fragole sulla base del piatto. Adagiare sopra il gelato. Servire, a parte, con la torta di rose.
Di Indira Fassioni