L'esposizione sarà finanziata da un progetto di crowfounging. Partirà a settembre 2019 e durerà fino a giugno 2020
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Un viaggio nelle viscere di Venezia, questa volta non per scoprirne solo la bellezza, ma per mostrare le problematiche della città: fra turismo di massa e spopolamento. Si tratta di "Autopsia di Venezia", il progetto di crowfounding che finanzierà una mostra fotografica d'autore volta a illustrare la situazione attuale della città. L'esposizione partirà a settembre 2019 in concomitanza con la Biennale d'Arte e si protrarrà fino a maggio 2020. Curata dal fotografo veneziano Michele Alassio, porterà all'attenzione mondiale non solo i problemi della città lagunare, ma anche soluzioni sostenibili.
Sono trentadue milioni i turisti che ogni anno affollano le vie della città del Doge. Ma la Serenissima non è solo arte e bellezza: vede di anno in anno i suoi residenti scomparire. Da 160mila abitanti nel 1956, oggi ne conta solo 53mila. Ed è proprio questa situazione che ha ispirato l'artista, Michele Alassio, che ha deciso di interpretare Venezia con una serie di scatti fotografici popolari che raccontano i problemi che affliggono la Serenissima.
"Questo progetto vuole portare all'attenzione mondiale le difficoltà di Venezia durante la prossima Biennale d'Arte Contemporanea, quando tutta l'arte del mondo farà della Serenissima la sua vetrina. Per una volta Venezia sarà anche l'esposizione di se stessa: non solo della sua bellezza, ma anche dei suoi problemi”, spiega Michele Alassio, ideatore e promotore della campagna.
La prima immagine della serie non è una fotografia, ma l'elaborazione del dipinto di Remembrandt, "La lezione di anatomia del Professor Tulp". I volti dei professori, però, sono stati sostituiti con quelli dei politici che hanno amministrato Venezia negli ultimi 50 anni, mentre il cadavere è rimpiazzato dalla pianta della città. Per sostenere il progetto è stato creato il sito www.venicesautopsy.it, dove è possibile acquistare, oltre alle fotografie della nuova serie, i migliori scatti dell'artista degli ultimi 30 anni dedicati a Venezia, i cataloghi dell'esposizione, i poster e una spilla appositamente progettata.