Dieci esperti linguistici commentano altrettanti stereotipi del linguaggio colloquiale
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Dieci autori (scrittori, linguisti, poeti) commentano altrettanti tic e stereotipi della lingua italiana: dalla chiacchiera da bar ai neologismi prodotti dai social network. "Di cosa stiamo parlando?" (Enrico Damiani Editore, pp. 100, euro 12), un libro scritto a venti mani che aiuta a "difenderci dall'inquinamento verbale". Tra gli autori Piero Dorfles, volto noto del programma televisivo "Per un pugno di libri" e Teresa Ciabatti, seconda classificata del premio Strega.
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Il linguaggio colloquiale italiano è da sempre caratterizzato da modi di dire che esprimono lo spirito del tempo. Alcuni sopravvivono per decenni come "fico" che dagli anni '60 è giunto fino a noi pur tramutando in "figo". Poi ci sono le interiezioni, frutto dei social network, che generano inquinamento linguistico e la cui unica funzione è riempire il vuoto verbale. Gli autori del libro affronteranno questi tempi non per porsi come "censori del lessico", ma per fare ordine nel chiacchiericcio del web.
"Di cosa stiamo parlando?" è in libreria dal 9 novembre e sarà presentato il 19 novembre alla biblioteca del Mudec (Via Tortona, Milano) alle ore 16.30 con il curatore del libro Filippo La Porta e due dei dieci autori: Piero Dorfles e Edorardo Zuccato.