Un romanzo che descrive la rifioritura di una donna attraverso linguaggio cortese e raffinato
Una donna, una separazione, un figlio, un'amica malata e un terrazzo pieno di piante secche e morenti. Eppure la vita, anche in quel groviglio di ramoscelli e spine, si fa strada con la sua gentile prepotenza e rinasce in primavera. "Faremo Foresta" (Mondadori, pp192, euro 19) è il nuovo romanzo di Ilaria Bernardini che con voce cordiale e ritmata ripercorre la vicenda di Anna, madre neo separata che si ritrova ad accudire suo figlio Nico e l'amica Maria colpita da un aneurisma cerebrale.
Una lunga estate di convalescenza e dolore che le due donne affrontano imparando di nuovo a vivere curando con dedizione quel terrazzo caotico e apparentemente secco. Con un alfabeto botanico-sentimentale Bernardini racconta la riscoperta dell'amore, dell'amicizia e la nascita giorno dopo giorno di una nuova quotidianità. Ma chi siamo noi senza un passato? Ed infatti, la storia di Anna si riempe di ricordi, la linea temporale viene stravolta per far spazio al fiume dei sentimenti che riporta a galla dolori e gioie di un passato poi non così lontano.
Una storia che sa di rinascita, di gentilezza e di vita malgrado la siccità, la crisi e le stagioni si abbattono senza tragua. Questo romanzo non è solo il memoir di una donna che impara di nuovo a vivere, ma anche un insegnamento a chi si vorrebbe arrendere: anche da un ramo secco può crescere una foresta.
Ecco un estratto del romanzo