eventi expo 2015

"Il Principe dei Sogni", in mostra a Milano gli arazzi del '500 sulla storia di Giuseppe

Per la prima volta dopo 133 anni vengono esposti assieme le bellissime tele di Pontormo e Bronzino

30 Apr 2015 - 17:16
 © tgcom24

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In occasione di Expo 2015 arriva al Palazzo Reale di Milano una collezione di arazzi cinquecenteschi unica nel suo genere. La mostra "Il principe dei sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino" è composta da venti tele monumentali che rappresentano una delle più illustri testimonianze dell'artigianato e dell'arte rinascimentale del nostro Paese.

"Il Principe dei Sogni", in mostra a Milano gli arazzi del '500 sulla storia di Giuseppe

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Per la prima volta gli arazzi tornano ad essere esposti insieme, dopo che nel 1882 furono divisi per volere dei Savoia tra Firenze e il Palazzo del Quirinale. L'eccezionale cura dei dettagli, la splendida manifattura e l'incredibile storia che avvolge le tele, fa di questo progetto un evento di portata internazionale e di straordinaria rilevanza simbolica, culturale e storico artistica.

Gli arazzi con le Storie di Giuseppe vennero commissionati da Cosimo I de' Medici tra il 1545 e il 1553 per decorare la Sala de' Dugento di Palazzo Vecchio a Firenze. I disegni preparatori vennero affidati ai più grandi artisti dell'epoca, in particolare al maestro Pontormo. Ma non piacquero a Cosimo I, che decise di rivolgersi all'allievo di Pontormo, Agnolo Bronzino. Gli arazzi furono realizzati dai maestri fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karcher nella Manifattura Granducale.

L'esposizione è curata da Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico del Presidente della Repubblica Italiana

Il principe dei sogni
Sala delle Cariatidi
Palazzo Reale di Milano

Dal 30 aprile al 23 agosto

La mostra è promossa dalla Presidenza della Repubblica, dal Comune di Firenze e dal Comune di Milano in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Expo 2015 e la Fondazione Bracco

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