Una storia intrigante e surreale, una narrazione dal taglio diaristico che attraversa gli occhi perplessi di una solitaria e disillusa viaggiatrice
© ufficio-stampa
Giovanni Di Nicola torna alle stampe con un nuovo romanzo intitolato “La viaggiatrice incantata – materiali dispersi”. A pubblicare questo ultimo lavoro dello scrittore marchigiano è la casa editrice Il Ciliegio che ha colto, tra le pagine, l'originalità di una storia intrigante e ricca di spunti che potrebbero essere definiti quasi surreali.
Scritto in forma diaristica, La viaggiatrice incantata è un frammento di diario, la scheggia di vita di una trentenne, Paola, costretta da un lavoro misterioso a un doppio pendolarismo, in Italia tra Rimini e Bologna, e ovunque per i cieli del mondo. Il diario fotografa le vicende della protagonista da un afoso ferragosto giapponese, a una surreale vigilia di Natale riminese. Vicende fatte di solitudine ed indipendenza, descrizioni di angoli di mondo, assurdità e dismissione. La religione sembra far parte del suo lavoro misterioso; anima strambi incontri con astronomi, biologi e fisici. Guida scelte cinematografiche.
E così Paola ascolta la voce del mondo da Isoradio e vede scorrere la vita attraverso il parabrezza lucido della sua macchina nuova; pranza disincantata su un'altalena e dorme aiutandosi con la valeriana. L'umanità rimane all'esterno, estranea. Poi ci sono anche bottiglie di vino stappate ai piedi del divano Ikea, confidenze ad un amico che è anche un po' amante, un ex che non riesce ad andarsene del tutto dalla testa, ed un'amica iperattiva. Il velo che avvolge la vita solitaria di Paola, viene però improvvisamente squarciato dalla lettura di un diario che presenta inquietanti similitudini con la sua infanzia. Un improvviso impulso la spinge ad interrompere la monotonia della sua vita e la porta alla ricerca del proprio passato. Compagna di viaggi fuori dal tempo, un'anziana amica della madre.