Il politico John Lewis, protagonista di quella stagione, consegna in forma di graphic novel il vivido racconto della lotta per l'uguaglianza
"March" racconta il movimento americano per i diritti civili, la dolorosa conquista di uomini e donne, spesso giovanissimi, che dovettero patire violenze indicibili lungo il corso di una protratta stagione di disciplina quotidiana, di addestramento alla non-violenza, di determinazione incrollabile verso uno storico obiettivo di giustizia.
John Lewis, deputato dello Stato della Georgia dal 1987 e protagonista di questa fase storica, trasforma in graphic novel il vivido racconto dall’interno della lunga, e a oggi incompiuta, marcia americana per l’uguaglianza. "March. Libro uno" (pagine 144, euro 17) è il primo volume della trilogia scritta dal politico, edita da Oscar Ink Mondadori. A partire dal 1959, Lewis si è dedicato all’attivismo politico organizzando manifestazioni per i diritti civili negli Stati del Sud. Nel 1963, a soli 23 anni, è stato tra gli organizzatori e oratori della storica marcia su Washington. Nonostante gli arresti, le aggressioni, le ferite riportate, è sempre rimasto un convinto fautore della via non-violenta alla rivendicazione politica.
Oggi tendiamo a pensare che i risultati conseguiti siano stati un atto dovuto della democrazia, quasi un esito inevitabile del progresso sociale, ma la lunga marcia per i diritti civili in America non è ancora finita. "Forse gli americani lo hanno dimenticato. E pochi hanno più titoli di John Lewis per ricordarci che aspetto ha la democrazia" è il commento del Nyt sulla trilogia.
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