Un inno alla resilienza, una storia d'amore che non finisce scritta con ironia e delicatezza da Alessandro Milan
di Domenico Catagnano© ufficio-stampa
"Mi vivi dentro", scriveva Alessandro Milan nel post su Facebook condiviso da milioni di persone nel quale salutava la moglie Francesca Del Rosso-Wondy, la giornalista e scrittrice che un cancro si è portata via nel dicembre del 2016. "Mi vivi dentro" è ora un libro, (DeA Planeta, 17 euro) dove Alessandro racconta la sua storia intrecciata con quella di Francesca su tre piani narrativi che a loro volta si incrociano tra loro: nel primo l'incontro tra i due, il matrimonio, la nascita dei figli e il loro lavoro, nel secondo la scoperta della malattia e la fiera resilienza di Wondy, nel terzo l'ultima ricaduta, quella che la nostra "supereroina" non è riuscita a superare.
"Mi vivi dentro" è assimilabile a un diario di viaggio, è un racconto ad ampio respiro tratteggiato dall'ironia e dalla semplicità, un affresco tinteggiato con delicatezza e sensibilità. Alessandro e Francesca vivono la loro normalità come una qualsiasi coppia: entrambi giornalisti, si conoscono sul posto di lavoro, si mettono insieme, si sposano e nel giro di pochi anni arrivano Angelica e Mattia. Il quotidiano è vivacizzato dall'energia di Francesca -che sforna idee e progetti su tutto lo scibile umano con una facilità inimmaginabile- dai viaggi, dalle serate con i tanti amici.
Poi arrivano i due sassolini che Wondy scopre prima di partire per una vacanza destinati a cambiare la loro vita.
Da allora, era l'estate del 2010, comincia un'altra storia, eccezionale nella sua normalità. Francesca non si ferma, anzi, fino a quando ha potuto ha continuato a scrivere (il suo ultimo libro è uscito appena due mesi prima la sua morte), a viaggiare, a tenere la testa e il cuore in costante movimento. A diventare, se così si può dire, resiliente.
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Francesca Del Rosso e Alessandro Milan
Milan scrive e parla a cuore aperto. La normalità cercata e voluta da Francesca ha dovuto scontrarsi con le ansie che inevitabilmente un tumore si porta dietro, con le cure pesanti e spossanti, con le preoccupazioni per il futuro e per i figli. Il tutto con inevitabili ricadute sulla vita di coppia. Alessandro non si tira indietro, non nasconde i momenti di crisi, le paure, le tensioni, gli atteggiamenti di cui pentirsi a posteriori ma anch'essi normali nel momento della rabbia e dello sconforto.
Chi conosce Alessandro sa quanto possa essergli costato in termini emotivi questo racconto, ma sa anche che ha fatto la scelta giusta, per lui e per chi ha voluto bene a Francesca. "Mi vivi dentro" era un racconto necessario, come fosse un passaggio di testimone, perché quella stessa energia di cui Francesca era portatrice sana ora è pienamente nelle mani di suo marito, è suddivisa tra le persone che le hanno voluto bene e lo sarà in quelle dei suoi figli quando saranno un po' più grandi.
Da quest'energia è nata un'associazione, Wondy Sono io, che ha organizzato nel segno della resilienza incontri, spettacoli teatrali e una mostra fotografica itinerante, "In viaggio con Wondy", che continua a girare su e giù per l'Italia. Il prossimo 5 marzo inoltre sarà assegnato a Milano il premio "Wondy per la letteratura resiliente". Ed è anche grazie a queste iniziative che "Mi vivi dentro" non ha un vero finale. La storia tra Alessandro e Wondy continua. Ha preso semplicemente un'altra strada.
In anteprima per i lettori di Tgcom24 un estratto dal libro
"Mi vivi dentro" sarà presentato lunedì 26 febbraio alle 21 al Teatro dal Verme di Milano. Con Alessandro Milan ci saranno il direttore di Oggi Umberto Brindani e Nadia Toffa. Gioele Dix leggerà alcuni brani del libro. Altra presentazione il 28 febbraio a Roma presso Ibs-Libraccio