Fino al 30 giugno i Musei San Domenico ospitano un'esposizione per raccontare la profonda influenza dell’arte italiana a livello internazionale
Un evento colossal dal richiamo internazionale, che ha richiesto due anni di preparazione. Fino al 30 giugno i Musei San Domenico di Forlì ospitano "Preraffaelliti. Rinascimento moderno" una mostra con 320 opere provenienti da tutto il mondo per raccontare la profonda influenza dell’arte italiana, dal Medioevo al Rinascimento, sul movimento artistico che ha rivoluzionato l’Inghilterra vittoriana e influenzato in maniera determinante la stagione europea del simbolismo.
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Dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli tutti appartenenti alla corrente del Preraffaellismo in un'esposizione che si articola in diverse sezioni accomunate dal concetto di re-invenzione del movimento nelle sue numerose declinazioni. Sotto la direzione di Gianfranco Brunelli, il progetto è a cura di Elizabeth Prettejohn, Peter Trippi, Francesco Parisi e Cristina Acidini con la consulenza di Tim Barringer, Stephen Calloway, Charlotte Gere, Véronique Gerard Powell e Paola Refice.
Tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento, l’arte storica italiana dal Medioevo al Rinascimento, ha un forte impatto sulla cultura visiva britannica, in particolare sui Preraffaelliti. Questo movimento artistico, nato nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento a opera di alcuni artisti ribelli – William Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti - aveva lo scopo di rinnovare la pittura inglese, considerata in declino a causa delle norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy.
La sua data d'inizio può essere fissata con certezza al 1848, ma la conclusione non è facile da individuare, perché sfuma nei movimenti decadente e simbolista. I Preraffaelliti attinsero a un’ampia gamma di influenze ed elementi storici, in momenti diversi si ispirarono all’arte e all’architettura gotica veneziana, a Cimabue, a Giotto, oltre che a maestri del Rinascimento, come Botticelli e Michelangelo, rivolgendosi infine con altrettanto entusiasmo all’arte veneziana del XVI secolo di Veronese e Tiziano.
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Seguendo il corso di una produzione che si è snodata per vari decenni, "Preraffelliti. Rinascimento Moderno" si articola in sezioni che hanno come filo conduttore il concetto di re-invenzione nelle sue varie declinazioni, documentate da opere di artisti britannici talvolta forse poco noti al grande pubblico, ma in grado di restituire con inedita chiarezza i tratti peculiari di questo passaggio storico. Il percorso espositivo, curato nel suo allestimento dallo studio Lucchi & Biserni di Forlì, si articolerà all’interno della Chiesa di San Giacomo e delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico.
La mostra, organizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Dario Cimorelli Editore, con saggi e articoli dei curatori e contributi dei co-curatori ospiti.