"Red Cars", il film mai realizzato di Cronenberg diventa una mostra
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Al Mac di Lissone è aperta fino al 24 novembre l'installazione costruita su una sceneggiatura del regista canadese. Tgcom24 lo ha incontrato
di Massimo Longoni© ufficio-stampa
Una sceneggiatura di un film, poi tramutatasi in un libro fotografico e ora in una mostra/installazione aperta fino al 24 novembre al Museo di Arte Contemporanea di Lissone. Si tratta di "Red Cars", il film mai realizzato di David Cronenberg, il regista di culto canadese. Il soggetto è incentrato sulla rivalità tra i due piloti della Ferrari, Phil Hill e Wonfgang von Trips, che nel 1961 si contesero il campionato del mondo fino alla fine. Esattamente fino al Gran Premio di Monza dove von Trips morì in un terribile incidente in cui persero la vita anche 15 spettatori. Un episodio tragico e definitivo che spinse Enzo Ferrari a decidere di far smantellare a fine stagione la Ferrari 156 F1 (soprannominata "shark-nose" per l’aggressivo muso a forma di squalo). "E' speciale essere qui proprio in coincidenza del gran premio e con la Ferrari che ha buone chance di vincere (come effettivamente avvenuto - ndr)" ha detto il regista intervenuto all'inaugurazione della mostra.
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Cultura, motori e territorio. Sono le tre parole chiave che hanno mosso la scelta dell’amministrazione comunale di Lissone di ospitare questa mostra al Mac, come sottolineato dal sindaco Concettina Monguzzi in occasione della serata inaugurale. La mostra ripercorre in 200 immagini le tavole del libro d’artista realizzato da Cronenberg nel 2005 per Volumina. In queste tavole troviamo rare fotografie tratte dall’archivio Ferrari, spaccati di motori, immagini d’epoca, progetti e modelli di auto Formula 1, ritratti, versioni e realizzazioni della icona di fama planetaria, il Cavallino Rampante, simboli e altre suggestioni che ci riportano al Gran Premio di Monza del 1961. Le immagini in mostra, corredate dai testi esplicativi e didascalie, ripercorrono inoltre le inquietudini di Phil Hill, e il suo sogno di diventare il primo americano incoronato campione del mondo nella Formula 1. Hill legge Jean-Paul Sartre per concentrarsi su qualcosa di diverso da questa sua primaria ossessione, motivata dal fatto che il suo rivale e compagno di scuderia, Wolfgang von Trips, è talentuoso pilota che gli contende l’apprezzamento di Enzo Ferrari, uomo-mito esigentissimo, il cui figlio Dino è mancato prematuramente, e che ha un figlio illegittimo, la cui esistenza getta nella disperazione la moglie di Ferrari e madre dell’erede.
Una storia epica, entrata nel mito, che ispirò Cronenberg, sin da bambino grande appassionato di motori e di Ferrari in particolare. Il regista scrisse la sceneggiatura di "Red Cars" subito dopo aver girato "Crash". Avrebbe voluto farne un film, ma il progetto cinematografico non fu mai realizzato. Ne nacque un volume d’artista edito da Volumina, presentato con enorme successo nei più prestigiosi contesti italiani e internazionali: alla 62a Mostra del Cinema di Venezia; al Palazzo delle Esposizioni di Roma in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma; al Lucca Film Festival e in altri paesi del mondo. "Anche se il film alla fine fosse stato realizzato - ci ha spiegato Cronenberg - questa mostra avrebbe avuto senso. Perché è una strana e unica forma d'arte". Nessun rimpianto dunque per il fatto che la realizzazione del film, per il quale era già stato scelto Mel Gibson come protagonista, alla fine sia sfumata. "All'epoca il dispiacere è stato grande ma oggi non ho rimpianti - dice il regista -. La sceneggiatura da sola non sarebbe stata niente, ma una volta che il film non è stato fatto l'aver preso corpo in questo ibrido artistico è stato per me molto soddisfacente".
Qualche anno fa Cronenberg ha affermato di aver chiuso con il cinema, considerandolo un mezzo ormai superato. Oggi sembra più possibilista. "Nella vita non si può mai sapere - spiega -. Per molto tempo ho pensato fosse ormai finita. Ma adesso ho alcuni progetti che mi incuriosiscono e potrei fare un altro film".
"RED CARS"
Museo d'Arte Contemporanea di Lissone
Fino al 24 novembre
Orari:mercoledì e venerdì 10.00-13.00; giovedì 16.00-23.00;
sabato e domenica 10.00-12.00 e 15.00-19.00