Fino al 25 giugno, le correnti più importanti del primo Novecento nell’esposizione curata da Germano Celant per la Fondazione Prada: "Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943"
Grandi tensioni e grande fermento: una mostra a Milano ricostruisce la vita culturale dell’Italia tra le due guerre mondiali, attraverso opere d’arte e documenti. La Fondazione Prada ospiterà fino al 25 giugno 2018 “Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943”, a cura di Germano Celant. Un titolo onomatopeico che rimanda chiaramente allo stile del Futurismo e al suo tentativo di rappresentare la vita nelle città industrializzate.
Oltre 500 lavori, tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, manifesti, arredi, progetti e modelli architettonici, realizzati da più di 100 autori. Obiettivo è tanto esporre le opere degli artisti, quanto ricreare il contesto in cui furono prodotte e le tendenze a cui appartenevano: in particolare, Futurismo, Valori Plastici, Novecento, Scuola romana, i cosiddetti Italiens de Paris, il gruppo degli astrattisti e Corrente.
Tra i nomi più famosi, si possono citare Giacomo Balla, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Giorgio Morandi, Mario Sironi e Adolfo Wildt. Ma insieme agli artisti, il percorso espositivo comprende approfondimenti tematici dedicati a figure di politici, intellettuali, scrittori e pensatori (tra i quali Piero Gobetti, Antonio Gramsci, Carlo Levi, Alberto Moravia, Giuseppe Bottai, Luigi Pirandello, Margherita Sarfatti e Lionello Venturi)