Dal 16 al 25 ottobre al PAC

A Milano parte "RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso": 80 fotografie sul mondo della prostituzione

La mostra ideata dalla onlus "Ri-scatti" si compone di scatti realizzati da sette prostitute che si raccontano attraverso immagini della loro vita. Il ricavato andrà in beneficenza

15 Ott 2020 - 20:24
Una foto della mostra "RI-SCATTI" © Ufficio stampa

Una foto della mostra "RI-SCATTI" © Ufficio stampa

Una mostra fotografica sulla prostituzione realizzata dalle stesse vittime di sfruttamento e schiavitù che alimenta quel mondo. Parte il 16 ottobre al Padiglione d'Arte Contemporanea di via Palestro, a Milano, l'esposizione "RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso", pensata dalla onlus e promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s. Immagini potenti perché scattate da sette prostitute che vivono nell'hinterland milanese e che per la prima volta possono raccontarsi attraverso la fotografia. 

Scatti di quotidianità - I trucchi e le parrucche. La strada e il fuoco, certo. Ma anche la cucina, il tempo libero e la spesa perché la mostra vuole raccontare la vita delle ragazze in tutte le sue sfaccettature. Uno scopo documentaristico, dunque, ma anche di beneficenza perché le fotografie saranno messe in offerta e il ricavato sarà destinato a supportare le attività di un altro ente no-profit, l'associazione "Lele Onlus, che sostiene le vittime della tratta finalizzata allo sfruttamento sessuale. 

Al Padiglione di Arte Contemporanea una mostra sul mondo della prostituzione della onlus "Ri-scatti"

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  | Alcuni scatti della mostra "RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso"
  | Alcuni scatti della mostra "RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso"
  | Alcuni scatti della mostra "RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso"

Alcuni scatti della mostra "RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso"

Alcuni scatti della mostra "RI-SCATTI. Per le strade mercenarie del sesso"

Corso speciale - La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 25 ottobre, è stata curata dal conservatore del PAC, Diego Sileo. Le sette ragazze - 3 rumene, 2 nigeriane e 2 transgender peruviane - hanno appreso i rudimenti della fotografia grazie a un workshop di tre mesi tenuto per loro da Amedeo Novelli, Federico Bernini e Marcello Fauci, fotografi e fotoreporter professionisti dell’agenzia Visual Crew. Per la onlus "Ri-scatti" si tratta della sesta esposizione organizzata dal 2014 a oggi. 

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