Nato a Firenze, è stato protagonista assoluto della storia della casa editrice, di cui è stato anche proprietario e direttore editoriale. Le sue opere sono pubblicate in 28 Paesi
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E' morto a Milano Roberto Calasso, scrittore e presidente della casa editrice Adelphi. Figura di riferimento del panorama intellettuale italiano, Calasso era malato da tempo. Proprio oggi escono due suoi libri: "Bobi" e "Memé Scianca". Tra le sue opere più importanti ci sono "Le nozze di Cadmo e Armonia", "K." e "Il libro di tutti i libri".
Nato a Firenze il 30 maggio del 1941, Calasso ha segnato il nostro tempo tanto con le sue opere quanto con la casa editrice Adelphi, di cui è stato l'anima sin dalla fondazione nel 1962. L'ultimo libro, "Bobi", racconta proprio la storia di Roberto Bazlen, con cui, insieme a Luciano Foà, iniziò a pensare all'idea di una nuova casa editrice poco dopo essersi laureato in letteratura inglese con Mario Praz. Per Adelphi ha tradotto "Il racconto del pellegrino" di sant'Ignazio (1966), "Ecce homo" di Nietzsche (1969), "Detti e contraddetti" di Karl Kraus (1972) e gli "Aforismi di Zürau" di Franz Kafka (2004).
All'opera di Kafka ha anche dedicato nel 2002 "K.", uno degli undici volumi scritti da Calasso a partire dal 1983 fino ad arrivare al 2020, e che compongono un'opera monumentale in cui entrano la Grecia antica e il mondo vedico, la teoria del sacrificio e il passaggio dell'uomo da raccoglitore a cacciatore. A questi bisogna aggiungere altre opere come il romanzo "L'impuro folle" e numerosi saggi tra i quali "I quarantanove gradini", "La letteratura e gli dèi", "L'impronta dell'editore" e "Come ordinare una biblioteca". I suoi libri sono stati tradotti in 25 lingue e pubblicati in 28 Paesi.
Franceschini: "Un pilastro dell'editoria italiana" Secondo il ministro della Cultura Dario Franceschini "con la scomparsa di Roberto Calasso viene meno un pilastro dell'editoria italiana e un intellettuale straordinario capace di una sapiente visione della nostra cultura e delle sue radici".
Levi: "Ha segnato la cultura" - "Roberto Calasso ha segnato profondamente la cultura italiana del Novecento e del nuovo secolo, come editore e come scrittore - ha dichiarato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi -. Ha guidato per cinquant'anni la casa editrice Adelphi, pubblicando nel nostro Paese libri che sono pilastri della civiltà europea (e non solo) e ha contribuito in maniera fondamentale a promuovere la cultura italiana all'estero. In questo giorno di dolore, l'Associazione Italiana Editori si stringe alla famiglia e ai colleghi della sua casa editrice".