L'artista ha decorato per l'occasione anche i ticket dei trasporti romani ma l'iniziativa non ha riscosso consenso unanime
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Dal 26 maggio al 9 luglio 2017 alla Pelanda di Testaccio l'antologica dedicata al maestro dell'eros nel fumetto: "Macromanara". Il sottotitolo "Tutto ricominciò con un'estate romana" è scelto parafrasando un testo di Hugo Pratt, suo maestro e amico. Due i percorsi espositivi: da una parte una ricca proposta antologica, attraverso tutte le sue opere degli anni '70, '80 e '90, dalle tavole di Giuseppe Bergman a quel "Tutto ricomincio con un'estate indiana" che lo vide lavorare in coppia con Pratt, con il quale - successivamente - realizzò anche El Gaucho. E ancora Lo Scimmiotto, Gulliveriana, le storie del Gioco e di Miele. Il secondo filone, invece, ripercorre la produzione più contemporanea (comprese le commesse estere per Stati Uniti e Francia) e il suo rapporto con Roma e con il cinema di Cinecittà e di Federico Fellini, fino ai Borgia e Caravaggio. Per la prima volta viene esposta una serie di illustrazioni dedicate alle grandi dive cinematografiche che vanno a comporre un portfolio inedito presentato da Comicon Edizioni in anteprima all'ARF! Festival.
In occasione della mostra, l'artista ha realizzato per l'azienda romana dei trasporti urbani, l'Atac, una serie di quattro Bit (Biglietti Integrati a Tempo) con tavole ispirate a opere di Klimt e Mucha. Le opere sono rivisitazioni delle tele "Il bacio" e "Danae" di Gustav Klimt e delle "Arti" del maestro dell'"Art Nouveau" Alfons Mucha.
L'iniziativa però, non ha riscosso consenso unanime e proprio il neo direttore generale dell’Atac Bruno Rota ha contestato la scelta di disegni osè per decorare biglietti che finiscono in mano a viaggiatori di tutte le età. "Non condivido assolutamente l’iniziativa dei biglietti con i disegni di Milo Manara - ha dichiarato Rota al "Messaggero" - e se avessi avuto la possibilità di dire mia l’avrei detta. I soggetti proposti su un biglietto per il trasporto locale vanno scelti con maggiore accortezza".