In libreria e sui social

Arriva #librosospeso, una catena per salvare i libri regalandoli ai meno fortunati

L'hashtag sta spopolando in Rete e nelle librerie. L'iniziativa prevede che si compri un libro in da lasciare in cassa per regalarlo al prossimo arrivato

04 Apr 2014 - 16:57
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Sta avendo grandissimo successo in Rete e sulle librerie l'iniziativa culturale del #librosospeso, un modo come un altro per salvare e diffondere la lettura dei libri cartacei sfruttando il metodo social dell'hashtag. L'idea prende spunto dall'antica pratica del "caffè sospeso napoletano", la buona tradizione partenopea di lasciare un caffè già pagato al bar per chi non può permetterselo. Partita inizialmente da una libreria di Salerno, la catena dei libri sospesi si è diffusa anche a Milano grazie a un generoso cliente di Cristina di Canio, proprietaria della libreria Il Mio Libro.

Arriva #librosospeso, una catena per salvare i libri regalandoli ai meno fortunati

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Intervistata da Tgcom24, la titolare ci ha rivelato che l'idea è nata in realtà dal semplice gesto di un acquirente mai visto prima che dopo aver assistito alla presentazione di un libro, ha comprato il romanzo francese di Irène Némirovsky David Golder con l'intenzione di lasciarlo in "sospeso" per qualcun altro. Cristina allora ha pensato di regalarlo casualmente al cliente successivo e di postare una foto su Facebook con su scritto #librosospeso. Da quel giorno la catena di lettori e beneficiari sconosciuti è cresciuta sempre più fino a scatenare un vero e proprio tormentone social. I libri sono spesso accompagnati da una dedica al prossimo acquirente, e in un momento di crisi come questo, anche il meno fortunato economicamente potrà permettersi il lusso di leggere gratuitamente un libro ricevuto in dono da un benefattore di cultura sconosciuto.

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