Arte e natura

Val di Fiemme, c'è RespirArt 2013

Ospiti d'eccezione gli artisti Hidetoshi Nagasawa e Giampaolo Osele

05 Ago 2013 - 14:55
 © Ufficio stampa

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Torna RespirArt, la rassegna che vuole celebrare la bellezza della natura del Latemar e delle cime dolomitiche circostanti del Corno Bianco e delle Pale di San Martino, tutti paesaggi dolomitici dichiarati dall’Unesco “Patrimonio Naturale dell’Umanità”.

Si tratta del tentativo di promuovere anche in Italia la land art, un movimento artistico che sprona a uscire dalle gallerie e dai musei, modificando direttamente gli spazi aperti.

Ospiti dell'edizione 2013 Hidetoshi Nagasawa, l’artista giapponese fra i più celebri al mondo, e l'italiano Giampaolo Osele, di Lavarone, le cui opere sono state esposte alla 54° Biennale d’Arte di Venezia.  

Nagasawa ha abbracciato con entusiasmo il sogno artistico, curato da Beatrice Calamari e Marco Nones, che si sviluppa sul monte Latemar a Pampeago, in Val di Fiemme.  RespirArt ha inseguito fin dal 2011, anno di fondazione, il pensiero zen di Nagasawa che invita a non proporsi dove arrivare, ma a far tesoro di ogni esperienza per raggiungere quel profondo sé che l'artista sublima con l’arte.

L’artista Nagasawa, che ha reinterpretato i giardini zen e che ha generato incredibili installazioni “antigravitazionali", ha creato nel Parco d’arte RespirArt il “Giardino di Danae” a quota 2200, con il porfido trentino. Al suo fianco, l’esperto di muri a secco della Val di Fiemme, Flavio Sommavilla. Giampaolo Osele, che ama comunicare con lo spazio-ambiente anche con opere di land art, ha realizzato l’installazione “Guardiano di emozioni” con un tronco di larice donato dalla Magnifica Comunità di Fiemme, una liana e altre essenze (sequoia americana, tasso, corbezzolo, cirmolo, noce).

Una visita guidata ha accompagnato un centinaio di escursionisti al percorso artistico che circonda Baita Caserina, fra panorami di rara bellezza. L’installazione artistica Teatro del Latemar, creata la scorsa estate da Marco Nones, ha ospitato lo show cooking di un’artista della ristorazione, lo chef stellato di Cavalese Alessandro Gilmozzi. Lo chef ha offerto un curiosa una degustazione del prato con un bouquet di 17 piante spontanee, gelato di sarde e crescione e olio del Garda.

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