Il primo gennaio 1818 usciva in forma anonima il celebre libro di Mary Shelley. Decine gli adattamenti al cinema e a teatro che si sono succeduti nel corso degli anni
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Decine di film, adattamenti teatrali e libri a non finire. Frankenstein compie 200 anni. Il "mostro" creato dal professor Victor è entrato nell'immaginario collettivo come sinonimo di paura e della continua lotta tra scienza ed etica, segnando il genere della fantascenza. Solo nel 1831, però, quando apparve la seconda edizione, la scrittrice Mary Shelley ne rivendicò la maternità. Scritto dopo la sfida gettata da Lord Byron, che propose durante un soggiorno a Ginevra di comporre alcune storie di fantasmi, negli anni si sono susseguiti più di cento opere di narrativa, decine di adattamenti teatrali e infinite riduzioni cinematografiche.
Succeso dal cinema al teatro - La prima riduzione teatrale risale al 1823 e s'intitolava Presumption. Or the fate of Frankenstein per la regia di Richard Peake. Sua la celebre battuta "E' vivo", quando il mostro viene creato, e ripresa più volte dal mondo del cinema. Famosa anche la riduzione teatrale con il celebre pugile Primo Carnera che interpreta la "Cosa". Nonostante una scenografia di basso livello la pièce ebbe molto successo. In totale si contano più di ottanta sceneggiature.
Moltissimi gli adattamenti al cinema che hanno contribuito a determinare la fama del mito di Frankenstein. Il primo cortometraggio muto risale al 1910, ma è nel 1931 che il registra James Whale mise in scena il primo film sulla vera storia del dottor Victor. Uno dei successi più acclamati dal pubblico fu Frankenstein Junior, opera del regista Mel Brooks nel 1974. Campione d'incassi al botteghino, la pellicola è una parodia del romanzo di Mary Shelley ed è stato girato interamente in bianco e nero in stile anni Trenta.
Il mito di Frankenstein continua - Negli ultimi anni la storia del mostro è tornata sul grande schermo. Nel 2015 è uscito Victor. La storia segreta del dottor Frankensein di Paul McGuigan con l'attore di Harry Potter, Daniel Radcliffe. L'ultima versione invece risale al 2016, per la regia di Bernard Rose, dove il mostro viene abbandonato per le strade di Los Angeles da due folli scienziati.