Una delle opere esposte alla mostra "Camerino fuori le mura - Prospettive d'arte dal Quattrocento al Settecento"
Una delle opere esposte alla mostra "Camerino fuori le mura - Prospettive d'arte dal Quattrocento al Settecento"
Ristrutturate e salvate dal sisma di cinque anni fa, da oggi nelle sale del Palazzo Castelli della cittadina marchigiana
Una delle opere esposte alla mostra "Camerino fuori le mura - Prospettive d'arte dal Quattrocento al Settecento"
Una delle opere esposte alla mostra "Camerino fuori le mura - Prospettive d'arte dal Quattrocento al Settecento"
Inaugurata a Camerino la prima mostra di opere d’arte salvate dalle macerie del terremoto del 2016. L’installazione, dal titolo "Camerino fuori le mura - Prospettive d'arte dal Quattrocento al Settecento", sarà ospitata a Palazzo Castelli dal 25 giugno al 19 settembre 2021.
Saranno circa quindici le opere scelte e restaurate in occasione della nuova esposizione. Tra queste spicca "Visione di San Filippo Neri con la Madonna e il Bambino", l’opera di Giovan Battista Tiepolo realizzata negli anni Quaranta del Settecento.
"La mostra che inauguriamo è un altro momento di ripartenza di questa città dopo gli eventi sismici di 5 anni fa", ha detto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia. "Un'esposizione che è testimonianza dell'importanza culturale che Camerino ha sempre avuto nel panorama nazionale” ha continuato.
Nonostante siano numerose le opere salvate dal terremoto, ce ne sono diverse che ancora necessitano dell'opera dei restauratori e saranno visibili soltanto grazie ad appositi strumenti multimediali. Intanto, insieme al recupero delle opere, sta continuando anche la ricostruzione della città e “questo ci dà grande fiducia e speranza per il futuro" ha sottolineato il sindaco della città marchigiana.