© alessandra fucillo
© alessandra fucillo
L'ADI Museo del Design di Milano ospita fino al 29 ottobre l'esposizione che, in maniera ludica ed esperenziale, propone un modo nuovo di visitare una mostra
© alessandra fucillo
© alessandra fucillo
Una mostra che è un gioco. Un gioco che è una mostra. "Clocked. Questa non è un'escale room" è l'esposizione ospitata dall'ADI museo del Design di Milano fino al 29 ottobre in cui attraverso indizi, enigmi da risolvere e piccoli misteri viene raccontata la storia del design Made in Italy. Un'esperienza coinvolgente e divertente, rivolta tanto agli esperti in materia quanto ai bambini, che non si esaurisce nello spazio espositivo milanese ma che invita a esplorare altri musei per completare la missione.
Quello proposto da "Clocked. Questa non è un'escape room" è nuovo modo, interattivo, ludico ed esperienziale, di ammirare e conoscere il mondo del design e i suoi protagonisti in linea con le tendenze più attuali che vedono il game design quale strumento di progettazione anche culturale. Nel piano seminterrato del museo sono presentati sedici tra più celebri oggetti del design Made in Italy a formare le stazioni di un campo da gioco. Il pubblico giocante dovrà ricostruire la storia del design italiano, sfruttando gli indizi disseminati in maniera ben studiata. Chi riuscirà a portare a termine il gioco, riceverà una "lettera dal futuro".
Gli obiettivi della mostra "Clicked. Questa non è un'escape room" sono molteplici. Innanzitutto quello, ovviamente, di presentare i pezzi più iconici del design made in Italy. Poi, in maniera altrettanto evidente, quello di far divertire il pubblico, di incuriosirlo ed accattivarlo in maniera fuori dalle convenzioni, permettendogli di riscoprire il valore dell'elemento ludico dell'esperienza museale. Ma tra gli scopi della mostra c'è anche quello di favorire una fruizione collettiva dello spazio museale in contrapposizione ad esperienze più solitarie e individuali. I gruppi di vistatori/giocatori possono essere formati infatti da 10 componenti che potranno formarsi preventivamente ma anche costituirsi all'ingresso della mostra.
A chi è rivolta "Clocked. Questa non è un'escape room"? Praticamente a tutti, basta avere la voglia di scoprire e di giocare. Dai bambini ai loro genitori, dagli esperti di design a chi ci si avvicina per la prima volta. Non sono necessarie conoscenze pregresse per risolvere gli enigmi, tutt'altro: l'unico modo per portare a termine alla missione è abbandonarsi alla voglia di giocare.
© Ufficio stampa
L'esperienza di "Clocked. Questa non è un'escape room" non si esaurisce con la visita all'ADI Design Museum, ma incoraggia il pubblico a proseguire a una fase successiva: al termine del gioco nel museo milanese ogni partecipante sarà dotato di una scheda personalizzata da completare entro il 17 dicembre con tre “missioni” presso altri 14 musei e archivi-museo del Circuito Lombardo. Terminata la propria scheda e sciolti gli enigmi in essa contenuti, ai giocatori sarà consegnata una misteriosa "cartolina dal futuro".
"Come ADI Museo del Design abbiano sempre cercato di raccontare un museo che fosse parte della contemporaneità, un museo che non abbia solo il ruolo di conservare ma anche il dovere di valorizzare. Operazioni trasversali come questa, con un linguaggio non convenzionale ma coinvolgente e innovativo è assolutamente in linea con la mission del nostro museo", ha spiegato Luciano Galimberti, presidente della struttura espositiva.
La mostra-gioco “Clocked. Questa non è un’escape room. Sulla storia del design”, ideata e promossa dal Circuito Lombardo Musei Design con il contributo di Fondazione Cariplo e in collaborazione con ADI Design Museum.