Il merito della scoperta ad una ricercatrice italiana. Potrebbe risalire fino agli anni del Profeta Maometto
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Era rimasta abbandonata negli schedari della biblioteca dell'Università di Birmingham per anni, finché la ricercatrice italiana, Alba Fedeli, non ha deciso di sottoporre all'esame del carbonio14 le pergamene su cui era scritto. Così ha rivisto la luce la più antica copia al mondo del Corano.
Un ritrovamento, datato tra 560 e 645 d.C., che potrebbe anche riscrivere la storia di uno dei più importanti testi sacri dell'umanità. Secondo il professor David Thomas, titolare della cattedra di cristianità e Islam, "la datazione delle pergamene lascia immaginare che la persona che ha vergato quelle pagine potrebbe, addirittura, aver conosciuto e ascoltato le preghiere del Profeta, il quale, per la tradizione islamica, avrebbe ricevuto le rivelazioni da Allah fra il 610 e il 632 d.C."