Alla galleria Guastalla una ventina delle sue opere "Volumi", realizzate tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60
Edoarda Emilia Maino, meglio nota con lo pseudonimo di Dadamaino, parlava di tridimensionalità già negli anni cinquanta, e non a caso nel 1958 aderì alla corrente artistica denominata Avanguardia milanese. In quel periodo comincia a realizzare le sue prime opere che chiamerà Volumi. Esse sono tele con grandi fori ellittici che rappresentano una fuga dalla materialità verso l'immaterialità, la sottrazione, la purezza, una tabula rasa per ricominciare su nuove basi. Proprio i Volumi, circa una ventina, saranno le opere protagoniste della prossima mostra che si terrà allo Studio Guastalla di Milano dal prossimo 29 maggio. Ad ispirare l'artista, scomparsa nel 2004, il suo grande maestro Lucio Fontana di cui la stessa Dadamaino dirà: "Naturalmente Fontana ha avuto un ruolo determinante nella mia pittura. Se non fosse stato lui a perforare la tela, probabilmente non avrei osato farlo neanche io". La sua arte rappresenta la rottura definitiva con il "mondo dell'antico" della pittura.
Studio Guastalla Arte moderna e contemporanea Via Senato 24, 20121 Milano, www.guastalla.com
Inaugurazione 29 maggio 2014 ore 18.00
Chiusura estiva dal 2 agosto al 25 agosto
Orari apertura martedì-sabato 10-13 e 15-19
Termine della mostra 27 settembre 2014