© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
Il curatore Cantore D'Amore: "Le opere che crea sono contemporaneamente opere d'arte e sontuosi oggetti di design, d'arredo, tipici delle case con gusto"
A Milano al "Gad" (“Galleria d’arte domestica”) arriva la mostra "La Settima Luna" di Luna Berlusconi.
L'esposizione è a cura di Luca Cantore D'Amore. “Luna Berlusconi attraversa oceani di nero quasi assoluto - scrive Cantore D'Amore - come abissi profondi o notti insonni. Ma la particolarità del suo buio è che, come è raro che sia, esso, contiene una speranza, un bagliore, un baluginio finale. Questo è possibile grazie al colore che lei adopera magistralmente, in maniera chirurgica e decisa, e che s’impone come una sciabolata nelle sue costanti scale di grigi. Dalla sua pittura emergono diversi livelli e diversi lati della personalità di sé stessa: da quella in due dimensioni, che agevola la comprensione grazie a un operato impattante e inequivocabile, fino a quella a tre dimensioni o più: laddove la tersa è rappresentata dalla materia che crea e delinea volumi e la quarta da un’ineffabile verticale mentale che include e chiama in causa slanci di tattilità, odori, prossemica nei confronti del dipinto"
"Luna Berlusconi - prosegue il curatore - gioca con le opere che crea, come solo i più convinti e sapienti fanno: certa della sua meccanica, della sua cifra riconoscibile tra tante e, soprattutto, strizzando un occhio alla modernità: ovverosia, lasciando che - per chi voglia - esse siano, contemporaneamente, opere d’arte e sontuosi oggetti di design, d’arredo, tipici delle case con gusto che non hanno intenzione di prendersi costantemente troppo sul serio. E anche questo è uno dei motivi dell’abbraccio con la nostra Gad”,
Alla Galleria d’arte domestica riparte la rivoluzionaria modalità espositiva, a firma Crudemon e a cura di Luca Cantore D’Amore. Si tratta di una serie di mostre personali, a cadenza mensile, che vedono di volta in volta un’esposizione di un artista emergente o già affermato, nel suggestivo scenario della suite al venticinquesimo piano dell’imponente grattacielo di Torre Galfa, sede di Crudemon, che per le occasioni artistiche indossa gli abiti di Crudeart, con vista a 360 gradi su tutta la città.