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Il cielo è quasi tutto azzurro

Roma, a Palazzo Velabro la mostra omaggio al maestro Mimmo Jodice

Il gioiello settecentesco ospita un'esposizione che esplora le radici del Mediterraneo con una selezione di scatti del fotografo napoletano

18 Giu 2024 - 11:53
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 © Ufficio stampa Palazzo Velabro

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A Palazzo Velabro "Il cielo è quasi tutto azzurro". Fino a settembre è possibile visitare la mostra omaggio a Mimmo Jodice, il grande maestro della fotografia italiana del Novecento. Il gioiello settecentesco all'interno della cornice dei Fori Imperiali ospita una selezione di scatti che esplora le radici culturali del Mediterraneo per condurre il visitatore a una riflessione sui temi della memoria e delle origini e sulla persistenza del passato nel presente. La macchina fotografica di Jodice diventa "macchina del tempo", facendo rivivere l'archeologia che riconquista una nuova espressività, riscrivendone la storia. L'esposizione è stata realizzata in collaborazione con Galleria Vistamare diretta da Benedetta Spalletti. 

“Sono molto entusiasta di questa collaborazione con Palazzo Velabro. Trovo sia straordinario – ha dichiarato Benedetta Spalletti – che un luogo votato all’ospitalità accolga al suo interno l’arte contemporanea. Mi piace pensare alle fotografie di Mimmo Jodice esposte all’interno del Palazzo come a un dono offerto alla città di Roma". 

Il dialogo con l’antico, riletto con gli occhi della contemporaneità, trova eco anche nell’opera di Joseph Kosuth "Maxima Proposito Ovidio", 2017, le cui parole di luce al neon riportano frasi tratte da una serie di testi di Ovidio e nell’opera di Ettore Spalletti, il grande maestro della luce, in "Dittico, Azzurro Toro", 2014.

Il tutto nella cornice di Palazzo Velabro, antica residenza per artisti e turisti, una mixed-use hotel votata all’arte in tutte le sue dimensioni. Con 27 home suite e 6 camere di design, la struttura riunisce in un solo luogo arte contemporanea, libri, cinema, studio del verde e dell’eccellenza gastronomica. All'interno, tra gli altri servizi, ci sono una biblioteca a consultazione libera dedicata a Roma, collezioni di fotografie di autori come Aurelio Amendola e Piero Gemelli, e un piccolo cinema con tre spettacoli quotidiani. 

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