© Matteo Guccione
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Ferdinando Scianna, Antonio Biasiucci, Mimmo Paladino e Mario Cresci tra gli artisti esposti durante la manifestazione, giunta alla 12esima edizione
Il Ragusa Foto Festival, prima manifestazione internazionale siciliana dedicata ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione dei giovani talenti, ha inaugurato la sua 12esima edizione e fino al 30 settembre animerà il suggestivo quartiere barocco della città. Sono ben 15 le mostre in programma, tra cui quelle di Ferdinando Scianna, Antonio Biasiucci e Mimmo Paladino e la residenza di Mario Cresci. Il tema è "Prendersi una pausa": un invito a riflettere sul bisogno urgente di prendere consapevolezza del proprio tempo.
“Ogni pausa è cielo in cui mi perdo” scriveva Salvatore Quasimodo. Ed è dalle sue parole che trae ispirazione il tema della 12esima edizione del Ragusa Foto Festival, diretto da Stefania Paxhia e Massimo Siragusa. Grazie alla diversità degli sguardi degli autori selezionati, l'obiettivo è quello di offrire nuovi "cieli" e nuovi orizzonti in cui potersi perdere. In questo senso la pausa non è sinonimo di immobilità ma è il dare valore a ogni attimo, in contrasto con la velocità che contraddistingue la vita moderna. La Sicilia è protagonista della ricerca artistica dei fotografi che partecipano alla manifestazione, con diverse opere in mostra che rappresentano diverse interpretazioni visive del concetto di "pausa" ambientate più genericamente al sud o, in particolare, sull'Isola.
Il clou del Ragusa Foto Festival saranno come sempre le mostre dislocate tra Palazzo Garofalo, a Ragusa superiore, e a Ibla a Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, la Chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri e all’interno del Giardino Ibleo, dove si alterneranno autori affermati e giovani talenti. Tra gli autori in mostra troviamo una selezione di foto di Ferdinando Scianna che indaga il tema del sonno, Antonio Biasiucci e Mimmo Paladino che nel loro progetto a quattro mani si concentrano sul gioco della Tombola, Simona Ghizzoni che centra il suo lavoro sull’autoritratto partendo dalla necessità di un percorso di isolamento. Novità di questa edizione è la residenza d’artista di Mario Cresci, volta a realizzare un progetto frutto della sua interazione con il territorio e con le cartografie della Sicilia raccolte nella prestigiosa Collezione della Fondazione "Cesare e Doris Zipelli" della Banca Agricola Popolare di Ragusa, testimonianza della lettura geopolitica dell’Isola tra il Cinquecento e l’Ottocento. E poi Loredana Nemes, Umberto Coa, Luca Campigotto, Marco Zanta, Angelo Raffaele Turetta, Viola Pantano, Alessandro Cristofoletti, Ciro Battiloro e Claire Power oltre allo spazio espositivo dedicato all’Editoria Indipendente italiana. Sono tanti sguardi e mondi diversi quelli che vengono raccontati dal più importante festival di fotografia del mediterraneo, per perdersi e ritrovarsi esplorando nuovi orizzonti.