Nell'ambasciata canadese in Italia

La foto di sir Winston Churchill torna a casa

Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituisce lo scatto sottratto tra il 2021 e il 2022. Ad acquistarlo un ignaro appassionato italiano

19 Set 2024 - 14:34
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© Carabinieri
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Dopo quasi due anni la foto di sir Winston Churchill è tornata al suo posto, in Canada. Lo scatto era stato sottratto tra Natale 2021 e il 6 gennaio 2022 da una sala dell’hotel Fairmont Château Laurier di Ottawa. L'Italia si è mossa in quanto la fotografia era stata acquistata da un nostro connazionale, del tutto ignaro della provenienza.

Il Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha consegnato a Elissa Golberg,  ambasciatrice del Canada in Italia,  la foto rubata dello storico primo ministro britannico. 

Il ritratto

 La fotografia in questione è titolata "The Roaring Lion" (tradotto: il leone ruggente). Lo scatto risale alla seconda guerra mondiale e ritrae Churchill in posizione seduta nell'aula del parlamento inglese. Quel giorno (30 dicembre 1941) il premier stava tenendo un discorso proprio relativo al conflitto globale. Il noto fotografo del '900 Yousuf Karsh ha immortalato quel momento. A oggi le sue opere si trovano nei più importanti musei di tutto il mondo. 

Com'è arrivato in Canada?

 Lo stesso Karsh ha donato la fotografia all’hotel canadese nel 1998, oltre che ad altri pezzi firmati da lui e realizzati con la tecnica della stampa a sali d'argento. Fino al suo furto e alla sua sostituzione con un falso, l'immagine era esposta nella sala lettura.

L'indagine

 L'investigazione svolta dalla Sezione Antiquariato del Reparto Operativo e coordinata dalla Procura di Genova, parte da un’informazione: la vendita del ritratto di Churchill da parte di una casa d’asta londinese. L'opera era stata acquistata nel maggio del 2022, in buona fede, da un professionista italiano ignaro della provenienza del famoso ritratto. I carabinieri  hanno collaborato anche con la polizia canadese. L'opera è entrata a far parte del database per la ricerca internazionale diramata dall'Interpol dolo dopo il perfezionamento della vendita della stessa. L’ Autorità Giudiziaria genovese, ha emesso un decreto di sequestro al quale l'acquirente italiano non si è opposto. 

La cerimonia

 Adesso l'opera è stata consegnata al legittimo proprietario canadese a dimostrazione anche dell'incessante impegno dell'Arma e della collaborazione internazionale al fine di contrastare il traffico illecito dei beni culturali.  Alla cerimonia di consegna erano presenti anche il vice Ministro della Cultura canadese, rappresentanti della polizia di Ottawa, l’ufficiale di collegamento canadese in Roma e il titolare dell’hotel dove avvenne il furto.

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