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Fino al 4 giugno, i visitatori potranno fruire di trentadue opere (23 di Frida e 9 di Diego) e anche di numerosi ritratti fotografici e costumi messicani
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A Padova, al Centro Culturale Altinate San Gaetano, è in mostra fino al 4 giugno, "Frida Kahlo e Diego Rivera. La Collezione Gelman", che racconta i due artisti messicani uniti nella vita e nell'arte. Accanto alla grande pittura - trentadue le opere esposte (23 di Frida Kahlo e 9 di Diego Rivera) - ci saranno anche numerosi ritratti fotografici e costumi messicani, in un'esposizione corale e itinerante che da tre anni sta facendo il giro del mondo. È stata a Londra, a New York, a Melbourne, in Nuova Zelanda e ora è arrivata a Padova, l'unica tappa italiana. Promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, la mostra è curata da Daniela Ferretti e organizzata dalla Vergel Foundation, MondoMostre e Skira, in collaborazione con l'Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura.
Il nucleo fondamentale delle opere proviene dalla celebre collezione di Jacques e Natasha Gelman - lui regista di successo e raffinato collezionista, lei che, dopo la morte di lui, continua, con brillante competenza, ad arricchire la collezione - che ebbero un rapporto intenso con i due artisti messicani, dai quali si fecero anche ritrarre.
Nella mostra, accanto ai dipinti, ci sono anche opere fotografiche. Frida, così come, in modo più limitato Diego, attrasse l’attenzione dei migliori fotografi internazionali del suo tempo. In mostra ritratti realizzati da Héctor Garcia, Manuel Álvarez Bravo, Giséle Freund, Martin Munkacsi, Nickolas Muray, Lucienne Bloch, Edward Weston.
Infine, una sezione è riservata ai costumi messicani, i cui colori si riverberano nelle opere di Kahlo e in quelle, dai murales agli oli su tela, di Rivera. È il Messico iconico quello che emerge in questa mostra, quella terra e quelle persone che nella parte centrale del '900 attrassero intellettuali, artisti e militanti dal Vecchio Continente. E nessuno come Frida Kahlo e Diego Rivera ha saputo tradurre nell'arte quel mondo di passione, bellezza, forza e sofferenza.
Victoria Combalía, nel suo intervento in catalogo, si chiede: "Chi era davvero Frida Kahlo? Perché così tanta gente è affascinata, in ugual misura, dalla sua vita e dalle sue opere? La risposta, o una delle diverse possibili risposte, la trova nel racconto della sua nascita. "Magdalena Carmen Frida Kahlo Calderón venne al mondo il 6 luglio 1907 nel quartiere di Coyoacán, a Città del Messico. Anni dopo avrebbe dedicato un quadro alla propria nascita: una bimba che sembra morta sorge da una donna il cui volto è celato da un lenzuolo; sul letto, un'effigie dell'Addolorata trafitta dalle spade, come una sorta di presagio di tutte le disgrazie a venire. Con grande perspicacia e una buona dose di maschilismo, Diego Rivera disse che Frida esprimeva 'con franchezza assoluta e in modo tranquillamente feroce, i fatti generali che riguardano esclusivamente le donne'. Per lui, come per Picasso, la donna era destinata a soffrire. Non a caso aveva affermato: 'Quanto più amo una donna, tanto più desidero ferirla'".
"In realtà - aggiunge - sembrano essere esistite tre Frida differenti, se non di più. Una è quella rivelata dalle lettere e dagli scritti dell'artista: una persona sofferente e instabile, ma anche vivace, politicamente combattiva, sempre in cerca di amore, contraddittoria, ironica e dotata di un grande senso dell’umorismo. La seconda è la Frida altezzosa che inchioda lo sguardo sull'osservatore fino a ipnotizzarlo, impassibile e con il viso leggermente reclinato da un lato. L'ultima è quella che, senza mai trascurare la fierezza e il contegno, si presenta come una maschera di dolore; l'icona, ben presto convertitasi in simbolo della sofferenza delle donne, su cui si fonda l'interpretazione della sua pittura come una rivendicazione della condizione femminile. Oggi come ieri, il mito di Frida Kahlo continua a vivere".
Informazioni sulla mostra:
Biglietti
• Intero 15 €
• Ridotto 13,00€: valido per visitatori dai 18 ai 25 anni, convenzioni e docenti
Orari
Dal lunedì al giovedì e i weekend: 10-19:30
Venerdì: 10-22