Nell'ultimo romanzo della scrittrice e sceneggiatrice cinematografica francese la vicenda storica, che affonda le sue origini in una Parigi degli Anni Trenta, riemerge a sorpresa nell'oggi
© Ufficio stampa
Gli eventi del passato, anche quelli più nascosti, rimangono nell'oggi come tracce del nostro vissuto. E proprio "Tracce" si intitola l'ultimo romanzo della scrittrice e e sceneggiatrice cinematografica francese Caroline Bongrand, pubblicato da Marietti1820 in occasione del Giorno della Memoria. Milo, il protagonista, è un bambino muto che però un giorno inizia improvvisamente a parlare in una lingua straniera. Un mistero che cela dietro di sé un segreto di famiglia: l'esistenza di una nonna ebrea di Salonicco, sospettata di adulterio e dal destino tragico e intricato. Un romanzo in cui le azioni del passato rimangono come tracce nel vissuto del presente dei personaggi del romanzo.
© Tgcom24
Valentine è una grafica freelance ed è l'unica a prendersi cura di Milo, bambino muto ma non sordo. Un giorno Milo inizia a parlare, ma lo fa in una lingua straniera e in circostanze inspiegabili: davanti a un telegiornale che mostra immagini di Salonicco. Valentine si ostina a cercare di svelare il mistero e scopre un segreto di famiglia: l'esistenza di una nonna ebrea di Salonicco il cui destino è stato tragico. Nella Parigi degli anni Trenta, la donna era stata respinta deliberatamente dalla famiglia del marito francese perché sospettata di adulterio; così non riuscì a vedere crescere i suoi due figli, che le furono portati via.
In questa trama, il presente, dunque, rivela le tracce del passato.
Caroline Bongrand con "L'Enfant du Bosphore" (Robert Laffont, 2004) ha vinto il Prix Alberto-Benveniste.
Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:
Tracce
Caroline Bongrand
Marietti1820
Pagine: 356
€23