© Ufficio Stampa MAXXI | Francesco Clemente, Crown, 1988
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La collettiva unisce le opere di artisti contemporanei, da Clemente a Yoko Ono, con reperti archeologici della Roma pagana
© Ufficio Stampa MAXXI | Francesco Clemente, Crown, 1988
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Cosa vuol dire oggi parlare di spiritualità? L'arte ha ancora l'esigenza di collegare l'essere umano a una dimensione ultraterrena? Per riflettere su questi e altri interrogativi il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo riunisce alcuni tra i più importanti artisti contemporanei nella collettiva "della materia spirituale dell’arte", curata da Bartolomeo Pietromarchi e sponsorizzata da Enel e Inwit, che partirà il 17 ottobre. Artisti di del calibro di Francesco Clemente, Yoko Ono e Tomás Saraceno verranno affiancati reperti archeologici risalenti alla fase di transizione tra la Roma pagana e quella cristiana.
"Come scriveva Schopenhauer, l’arte può miracolosamente elevarsi sopra la vita e contemplarla", racconta Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI, "sono convinta che la domanda sulla natura spirituale della persona, al di là della religione, sia un interrogativo che chiede urgentemente di essere posto all’uomo contemporaneo". Per questo "della materia spirituale dell’arte" è un progetto che indaga il tema dello spirituale attraverso epoche e background differenti. Alle installazioni contemporanee, tra le quali spiccano nomi come Enzo Cucchi, Remo Salvadori e Matilde Cassani, sono affiancate 17 reperti archeologici etruschi e romani provenienti dai Musei Vaticani, dal Museo Nazionale Romano, quello Etrusco di Villa Giulia e dai Palazzi Capitolini.
Ad affiancare il progetto, un programma pubblico formato da incontri con gli artisti Sean Scully e Jimmie Durham, la proiezione del film "The Answer. A true story", dedicato allo yogi indiano Paramahansa Yogananda, la performance musicale di Pejman Tadayon Ensemble e l’incontro con l’archeologo Andrea Carandini in dialogo con Bartolomeo Pietromarchi.
La collettiva "della materia spirituale dell'arte" prevede la realizzazione di un catalogo, edito da Quodlibet, che raccoglierà i contributi testuali di Andrea Carandini, Padre Paolo Benanti, Stefano Catucci, Raffaella Frascarelli e Riccardo Venturi. Il percorso visivo-fotografico sarà a cura di Agostino Osio.