Fino al 18 maggio sarà possibile ammirare allo Spazio Tadini i disegni in equilibrio precario, in una ricerca tra analogico e digitale, antropico e naturale, dell'artista napoletano
"Il paesaggio non è mai ciò che vediamo, ma anche il risultato delle nostre proiezioni, dei nostri pensieri, delle nostre aspettative". E' con questa convinzione che il 34enne napoletano Andrea Chinese esprime la sua arte. Nella mostra "Paesaggi binari", fino al 18 maggio allo Spazio Tadini di Milano, si potranno ammirare così disegni in equilibrio precario, frutto di una ricerca sul paesaggio tra analogico e digitale, antropico e naturale
"Che cosa è il paesaggio?", si chiede nel corso della sua attività artistica Chinese, che trova anche la sua risposta nella visione tecnologica e virtuale del mondo che gli appartiene: "E' ciò che delimita e dà forma alle nostre possibilità, la premessa di tutte le nostre scelte possibili". Così Chinese racconta nelle sue opere la relazione tra paesaggio antropico e naturale, tra visione aerea e bidimensionale.
Se non ci fosse stata l’immaginazione, Cristoforo Colombo non avrebbe scoperto l’America: allo stesso modo Chinese, novello Cristoforo Colombo, non sceglie di disegnare attraverso una linea, ma un insieme di linee. Un modo nuovo, il suo, di vedere e raccontare il paesaggio, ma anche di immaginarlo e quindi di trasformarlo partendo da ciò che conosciamo e memorizziamo.
Paesaggi binari di Andrea Chinese
Art Center Spazio Tadini, Milano
Dal 29 aprile al 18 maggio 2016
Opening: venerdì 29 aprile dalle 18.30 alle 24
Orari di apertura: mercoledì 15:30-19, giovedì venerdì e sabato 16–23, domenica 11:30–17 a orario continuato
Informazioni e contatti: milano.arte.expo@gmail.com