Il 26 novembre un convegno dal titolo “Che ne sanno i cittadini? L’insegnamento del diritto nella costruzione dello spazio democratico”, con l’ex magistrato Gherardo Colombo
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"Che ne sanno i cittadini? L’insegnamento del diritto nella costruzione dello spazio democratico". Da questo interrogativo, che dà il titolo al convegno organizzato dall'Università degli Studi di Trento il 26 novembre, partità il dibattito con l’ex magistrato Gherardo Colombo e il caporedattore cronaca del Tg5 Alfredo Vaccarella.
L'obiettivo è capire l'origine dell'insicurezza percepita, che non corrisponde ai dati reali sulla percentuale dei crimini, Alla conferenza, tra i relatori, anche l’avvocata e consigliera nazionale forense Patrizia Corona e l’accademico Giovanni Pascuzzi. A moderare l’incontro il giornalista Omar Bellicini.
Tesi di partenza dell’incontro è che il diffuso senso di insicurezza, che non corrisponde ai dati reali sulla percentuale dei crimini, dipenda in buona parte dalla cattiva conoscenza del diritto, che non permette di decifrare i casi di cronaca che riempiono i media.
“Spesso chi è chiamato a valutare l’azione dello Stato, non ha la minima idea di come funzioni, – spiega Omar Bellicini. – L’ignoranza dei principi base del diritto rappresenta, nel lungo periodo, un pericolo per la tenuta stessa della democrazia, perché genera sfiducia nella giustizia".
"I giudici – aggiunge Bellicini – vengono considerati troppo morbidi, gli avvocati senza coscienza, i giornalisti bugiardi. Quasi sempre questa visione nasce da un malinteso. Un esempio tra i tanti: i social pullulano di indignazione per assoluzioni ritenute clamorose. Peccato che, in molti casi, non si tratti di assoluzioni, ma di scarcerazioni per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Insomma: il processo è ancora tutto da fare. E' evidente che si debba intervenire e la scuola è probabilmente lo strumento più adeguato”.
Per iscriversi, bisogna compilare il form online sul sito www.giurisprudenza.unitn.it. L’evento è accreditato dal Consiglio degli Avvocati di Trento ai fini del riconoscimento di crediti deontologici per i propri iscritti.