Il giorno della verità

Iran al voto, per il mondo nuovi scenari e vecchi timori

‘L’Iran Svelato’ spiega la disinformazione e le scelte geopolitiche che in pochi anni hanno trasformato l’ex “Stato canaglia” in una “grande opportunità economica”

di Enrico Fedocci
19 Mag 2017 - 10:17
 © ufficio-stampa

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E’ arrivato il giorno della verità, per gli iraniani, chiamati a confermare come presidente Hassan Rohanì o a voltare pagina rispetto alla sua politica di apertura all’Occidente. In poche ore si deciderà il destino del rapporto a medio termine tra la Repubblica islamica dell’Iran e l’Occidente, primi fra tutti gli Stati Uniti di Trump.

“Per capire le scelte di oggi, però, serve comprendere almeno i fondamenti di una società, quella iraniana, vituperata per decenni a causa di una rivoluzione islamica che le logiche della geopolitica non hanno mai perdonato”: ad affermarlo è Fabrizio Cassinelli, giornalista, che al Paese mediorientale ha dedicato tre anni di ricerche incontrando donne, perseguitati politici, pasdaran, andando nei mercati come nei lussuosi e sfrenati party sul Caspio. L’Iran Svelato (Centro di documentazione giornalistica) è un libro senza pregiudizi, nato dal confronto con la gente e con la vera società iraniana, che vive opprimenti contraddizioni ma anche sorprendenti modernità, ed è stato scritto proprio con l’intento di correggere i tanti luoghi comuni che noi europei ci siamo fatti in tre decenni di disinformazione”

L’Iran Svelato, a cavallo tra reportage sociale e analisi mediatica, permette al lettore di capire cosa stia davvero succedendo in quella parte del mondo che tanto determinante è stata per la “questione energetica”, quel mondo del petrolio dove è in atto una rivoluzione che spiega anche molti dei cambiamenti in corso. Per capire non solo il voto di oggi ma anche gli scenari di domani, tra un Iran pragmatico, non più Stato canaglia ma ‘grande opportunità economica’ grazie alla tradizione di scambi commerciali con l’Italia, e l’avvio di una possibile nuova guerra fredda con gli hayatollah.

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