Come nei suoi libri precedenti, lo scrittore intreccia documenti d'archivio con un'avvincente trama narrativa che racconta, in un crescendo di azione e avventura, l’oscuro potere dell’Inquisizione
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E' il gennaio del 1622 quando, a Sassari, il cadavere di un magistrato viene trovato col cranio fracassato da due colpi d'archibugio. Si chiamava Angelo Giacaracho e stava per concludere una delicata indagine. Non c'è un dubbio, si tratta di un omicidio politico. Le indagini, ordinate dal vicerè, avvengono in un clima reso assai difficile dal contrasto tra la Corona e il Sant'Uffizio, ma scoperchiano ben presto una tremenda verità che coinvolgerà proprio gli uomini dell'Inquisizione. Intorno a questa vicenda ruota "L'ombra del Sant'Uffizio" (ed. Nutrimenti mare): il nuovo romanzo storico di Vindice Lecis, classe 1957, uno degli autori più amati in Sardegna.
Così, ne "L'ombra del Sant'Uffizio", Lecis, in un crescendo di azione e avventura, racconta le vicende dell'omicidio Giacaracho che riacutizzano lo scontro tra il Sant'Uffizio e la Corona, esploso pochi anni prima con violenza: l'inquisitore Diego Gamiz aveva persino scomunicato i vertici della Corona e della chiesa sarda e fatto arrestare funzionari regi.
Mentre le indagini procedono, l'Inquisizione si scatena contro i presunti eretici, le streghe e i libri proibiti, in Sardegna arriva un nuovo viceré, già potentissimo ambasciatore spagnolo a Genova. La Repubblica, alleata della Corona, con le sue galee da guerra è, intanto, a caccia di corsari e pirati nel Mediterraneo. Su una di queste, provenendo dalla lontana Inghilterra, rimette piede in Sardegna un uomo dal passato oscuro, Gavino Rustarellu, già imbarcato sulla straordinaria nave inglese Dolphin. Costui non solo si macchierà di nuovi delitti eccellenti, ma parteciperà alle indagini per scovare i due assassini del magistrato.
E proprio come nei suoi libri precedenti, Lecis anche in questo intreccia documenti d'archivio con un'avvincente trama narrativa che racconta, in un crescendo di azione e avventura, l'oscuro potere dell'Inquisizione nel Mediterraneo della Spagna, di Genova, di Venezia e della Sardegna.
Nella trama si inseriscono personaggi già protagonisti de "Il visitatore" (Nutrimenti 2019). Anzitutto, il marinaio Gavino Rustarellu. Ma nel romanzo scorrono anche figure di fantasia che consentono di descrivere la vita del Seicento: l'operaio-tipografo Giacomo Petretto e la figlia Maria che insegnava a leggere e a sognare ai poveri braccianti, ortolani analfabeti. Oltre che personaggi storici, come i viceré di Sardegna, il generale Imperiale a capo della flotta della Repubblica di Genova, gli inquisitori, il capo delle carceri segrete e di sua moglie e altre figure di straordinario interesse come Margherita di Castelvì.
Tutte queste vicende, ricostruite attraverso una rigorosa ricerca storica tra documenti d’archivio, danno vita a un romanzo che intreccia l’avventura e la storia della Sardegna, di Genova e del Mediterraneo. Il seguito ideale de "Il visitatore".
Vindice Lecis, giornalista, ha lavorato per trentacinque anni per il gruppo Espresso. E' autore di romanzi storici e saggi sulla politica italiana del Novecento e sulla storia antica della Sardegna. Con Nutrimenti ha pubblicato: Il cacciatore di corsari (2020), Il visitatore (2019), Il nemico (2018), L’infiltrato (2016), La voce della verità (2014).
L'ombra del Sant'Uffizio
di Vindice Lecis
Nutrimenti mare
Pagine 288
Prezzo 19 euro