La scrittrice francese Lou Lubie con una graphic novel racconta la sua battaglia contro il disturbo bipolare
© ufficio-stampa
Nel cervello di Lou Lubie vive una piccola volpe rossa, selvaggia e dispettosa, che le fa cambiare umore molto spesso. È così che la scrittrice francese vede il suo disturbo: la ciclotimia. Dopo anni difficili Lou ha imparato a domare l'imprevedibile creatura con cui è costretta a convivere. Ora il suo viaggio introspettivo è diventato una graphic novel: "La mia ciclotimia ha la coda rossa" (ComicOut, pp. 144, euro 14,90). Un fumetto ironico ma con solide basi scientifiche che nasce per confortare chi soffre dello stesso disturbo e per abbattere il tabù che circonda il disturbo bipolare.
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Lou soffre di ciclotimia da diversi anni. Si tratta di una lieve forma di disturbo bipolare. A un certo punto la scrittrice decide di comprendere e domare "la sua volpe rossa". Lou intraprende così un percorso di crescita e scoperta che la porterà a una nuova consapevolezza.
Il come lo racconta nella graphic novel partendo proprio dalla sua esperienza autobiografica. La scrittrice francese realizza un ritratto ironico e gentile di un problema psichiatrico che lei ritiene ancora sottovalutato e poco discusso dai media, ma anche dagli stessi medici.
Allo stesso tempo viene fuori un'opera divulgativa: un fumetto sì, ma con una solida base scientifica. Lou Lubie vuole essere la prova che anche chi soffre di ciclotimia può vivere una vita felice e ricca di creatività per questo ha deciso di mettersi a nudo e ha raccontato la sua storia e quella della sua volpe.