Al centro del volume il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, le prime incrinature nella pienezza dell’esistere, l’incontro con il dolore e con la morte
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Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, le prime incrinature nella pienezza dell’esistere, l’incontro con il dolore e con la morte. Sono questi i temi cruciali su cui si concentra Chiara Deiana ne "La stagione più crudele", Mondadori. La scrittrice, al suo romanzo d'esordio, getta uno sguardo, al tempo stesso, consapevole e fresco. Un romanzo d’esordio entusiasmante, che rende onore ai mostri sacri – Stephen King, in primis – con una scrittura duttile e consistente come la cera, piena di carattere, che dà forma a un mondo a colori vividissimi. La protagonista, Asia, è in campagna, nel posto dove torna ogni anno e dove per tutto l’anno desidera tornare, e aspetta l’arrivo di Matilde, la sua migliore amica, con cui condivide la libertà che a dodici anni si inizia ad assaggiare nei mesi estivi.
La magia dei luoghi dell’infanzia e gli scenari della nostra immaginazione si sovrappongono, in queste pagine, a quelli reali, dando loro una vita che non si estinguerà mai.
Un giorno però accade qualcosa, qualcosa che Asia non confida a nessuno, e che ingigantisce dentro di lei fino a sembrarle inconfessabile. E questo primo segreto se ne tira dietro altri, fino a creare una frattura profonda tra lei e chi le sta intorno.
Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:
La stagione più crudele
di Chiara Deiana
Mondadori
pp. 216
€ 18,00