La Testa di Ade torna in Sicilia, il Getty Museum la restituisce all'Italia
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Il prezioso reperto policromo era stato trafugato e acquistato dal museo californiano per 500 mila dollari
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Barbablù torna a casa. Dopo quasi quarant'anni, la splendida Testa di Ade trafugata a fine anni '70 dal parco archeologico di Morgantina, in provincia di Enna, e venduta nel 1985 al John Paul Getty Museum di Malibu, è pronta a fare rientro in Italia il 29 gennaio.
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Il museo statunitense ha restituito la preziosa opera di epoca ellenistica - il soprannome deriva dalle tracce di colore ancora visibili sui riccioli della barba - alla presenza del Console generale a Los Angeles, Antonio Verde, e dei carabinieri del nucleo Tutela patrimonio artistico di Palermo diretto dal maggiore Luigi Mancuso.
Il merito del ritorno in Sicilia del reperto, ha spiegato Verde, è soprattutto degli archeologi italiani: "Dobbiamo soprattutto al loro impegno e alla loro competenza - ha precisato - se da un ricciolo di ceramica blu ritrovato tra i resti degli scavi di frodo a San Francesco Bisconti si è potuta accertare la provenienza della testa dello stesso colore custodita al Getty".
Il sostituto procuratore Francesco Rio, autore nel 2014 della rogatoria internazionale che ha posto le basi per la restituzione, ha espresso il suo apprezzamento anche per l'immediata disponibilità offerta dal museo californiano, che nel 1985 aveva acquistato la testa di terracotta policroma dal collezionista di newyorchese Maurice Tempelsman per 500 mila dollari.
La Testa di Ade sarà collocata nel museo ennese di Aidone, che già ospita la Venere Morgantina, proveniente probabilmente dal medesimo sito archeologico e restituita sempre dal Getty nel 2011.