Da un'università australiana la tesi rivoluzionaria che attribuirebbe alcune composizioni del genio tedesco alla penna della consorte
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Johann Sebastian Bach si faceva scrivere alcune composizioni dalla moglie. Lo dice una ricerca del professor Martin Jarvis dell'Università Charles Darwin, in Australia. Tra le altre, sarebbero attribuibili ad Anna Magdalena, seconda consorte del genio tedesco, la Suite per violoncello e le Variazioni Goldberg per clavicembalo. Prove calligrafiche dimostrerebbero un vero e proprio atto creativo e non un lavoro di mera trascrizione di manoscritti.
Scrittura rapida, tratto veloce e correzioni negli spartiti: tutti elementi che non lascerebbero più alcun dubbio sulla paternità o, meglio, "maternità”, di questi lavori: una tesi rivoluzionaria che smentirebbe la "convezione sessista che vuole che i compositori fossero solo maschi”, dice Jarvis. Sul ruolo della moglie nelle opere di quello che è stato uno dei più grandi geni nella storia della musica, è già pronto un documentario dal titolo programmatico, "Written by Mrs Bach". Il film sarà in proiezione la prossima settimana ai British Academy of Film and Television Awards di Londra, e includerà le perizie calligrafiche della scienziata forense Heidi Harralson.