Per "Genesis - Gli anni prog", Mario Giammetti ha intervistato i membri del gruppo riascoltando con loro i dischi dell'epoca e raccogliendo le loro impressioni e i loro ricordi
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Nella storia dei Genesis c'è stato un prima e un dopo. Per molti infatti la band inglese resta una macchina da guerra capace di sfornare hit e riempire stadi, con un percorso portato avanti in parallelo a quella da solista del suo leader, Phil Collins, formidabile autore di successi da classifica, spesso un po' troppo facili e zuccherosi.
Ma c'è stato un prima, ovvero un tempo in cui i Genesis erano un regalo per pochi, gruppo di culto protagonista di un art rock raffinato e colto, con esibizioni dal vivo che, più che su palchi stratosferici e effetti tecnologici, puntavano tutto sul talento istrionico del suo cantante e leader di allora, Peter Gabriel. Sono gli anni dal 1969 al 1975, gli anni del progressive, quelli affrontati in modo dettagliatissimo dal libro di Mario Giammetti "Genesis. Gli anni prog".
Giammetti è l'esperto numero uno in Italia per quanto riguarda il gruppo inglese: sulla band ha scritto libri che ne analizzavano la storia e la musica, tanto nel suo insieme quanto nelle biografie e carriere dei suoi singoli componenti, senza contare che è il fondatore di "Dusk", l'unica rivista cartacea al mondo dedicata ai Genesis. In questo nuovo volume il focus è puntato esclusivamente sull'era Gabriel, dai lavori in studio agli spettacoli, ormai tesoro di pochi fortunati che vi poterono assistere, per quanto negli ultimi anni gruppi come i Musical Box abbiano contribuito a tramandarne la memoria con show clone di quelli originali, realizzati con precisione stupefacente (e con il placet degli stessi Genesis).
Giammetti mette sotto il microscopio quegli anni iniziali, analizzando l'intera storia dei sei album in questione, dalla genesi all'epilogo, passando per le singole canzoni e il relativo tour. Quello che rende speciale il libro è che per fare questo non si è affidato esclusivamente alla personale cultura sull'argomento e a materiale bibliografico e d'archivio, ma ha intervistato uno per uno i membri della band, riascoltato con loro i dischi e raccolto le loro impressioni e ricordi su quei lavori.
Il risultato è che sono direttamente i protagonisti a raccontare, mentre Giammetti si cala nelle vesti di "tramite", realizzando così il libro definitivo sui Genesis di quegli anni. Prezioso per chi li ha sempre amati e potrebbe stupirsi nello scoprire, a distanza di anni, ancora cose nuove e inedite, ma che può (e deve) servire da viatico per chi i Genesis li ha sempre solo sentiti nominare e magari nemmeno quello. Un manuale ricco di informazioni da affrontare anche in maniera saltuaria, ma anche il racconto di una delle storie più importanti del rock, fatta di emozioni e ricordi e non solo di dati biografici.
Mario Giammetti
"Genesis – Gli anni prog"
Giunti – 240 ppgg