venduto in 20 Paesi

"La parola ai morti" di Philippe Boxho: il caso editoriale del 2024 arriva in Italia

Tra pratica medica e inchiesta poliziesca, un libro in cui l'apparenza inganna e la realtà sembra fantasia: storie tutte vere, raccolte in più di 3.000 autopsie. Venduto in 20 Paesi, un milione di copie tra Francia e Belgio

11 Mar 2025 - 17:40
© Ufficio stampa

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Quella del medico legale è una professione affascinante, che richiede rigore ma anche una sensibilità fuori dal comune, perché spesso un corpo senza vita è l'unico testimone di una verità che non può essere conosciuta altrimenti. Con il bisturi in mano, chi effettua un'autopsia esegue un'indagine vera e propria, portando alla luce i misteri che i morti nascondono. Ogni livido, ogni frattura, ogni segno sulla pelle racconta una storia: un omicidio, un suicidio, una morte naturale. E ogni caso è diverso, ogni corpo è un puzzle da ricomporre, una narrazione da riscrivere. Ne "La parola ai morti. Indagini di un medico legale", Philippe Boxho, medico legale da oltre trent'anni e criminologo belga, autore di libri di successo, ci racconta un mestiere che richiede pazienza, precisione e determinazione, perché ogni piccolo dettaglio può fare la differenza. Tra pratica medica e inchiesta poliziesca, il suo libro arriva in Italia pubblicato da Ponte alle Grazie, dopo essere stato il sorprendente caso editoriale del 2024, con un milione di copie vendute in Francia e in Belgio. 

Sfogliando queste pagine l'apparenza inganna e la realtà sembra fantasia: ma si tratta di storie tutte vere, raccolte in più di 3.000 autopsie. Così, attraverso esempi concreti, tratti dalla sua esperienza tra la scena del crimine e la sala autoptica, Boxho riesce a trasformare ogni storia professionale in un racconto avvincente. E' per questo che "La parola ai morti" ci svela in che modo i cadaveri possano ancora parlarci. Basta solo saperli ascoltare.

"Questo libro nasce dal desiderio di raccontare la vita del medico legale, che è il mio mestiere da più di trent'anni, - afferma lo stesso Boxho. - Se pensate di conoscere questa professione attraverso serie tv e romanzi polizieschi, vi devo dire che queste spesso sono poco realistiche. Ho scelto di presentarvi situazioni che appartengono alla pratica forense e vi racconterò i suicidi più fantasiosi, omicidi mascherati da incidenti, accesi dibattiti in corte d’assise e alcune insolite scene legate a particolari sinistri".

"Ho deciso, inoltre, - conclude l'autore, - di non riportare le vicende in tono tragico: quella del medico legale non è una professione triste, come avrete modo di vedere. Non stupitevi quindi se ricorro all'ironia. Le circostanze di alcune morti possono essere divertenti, ma i morti in sé non lo sono affatto. Tutte le storie che leggerete sono vere, nel senso che sono vere le conclusioni medico-legali, ma le ho romanzate nella forma, per renderle più piacevoli da leggere rispetto ai semplici resoconti forensi. Del resto, non c’è bisogno di ricorrere alla fiction: la realtà è sufficiente, tanto è selvaggia l'immaginazione umana quando si tratta di morire, uccidere o far sparire un corpo".

Philippe Boxho in Italia, a Roma il 17 marzo, a Milano il 18.

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:

La parola ai morti. Indagini di un medico legale
Philippe Boxho
Ponte alle Grazie
Pagine 240
Prezzo € 18

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