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L'impietoso trascorrere del tempo in "Sembrava bellezza", il nuovo romanzo di Teresa Ciabatti

Il ritorno della finalista del Premio Strega 2017 con un libro potente, animato da uno sguardo capace di innescare la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprendere ogni umana debolezza

28 Gen 2021 - 08:00
 © Ufficio stampa

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Un romanzo di madri e di figlie, di amiche, sull’impietoso trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la tenerezza, prima di tutto verso se stessi. E' questo "Sembrava bellezza" (Mondadori), l'ultima opera di Teresa Ciabatti, finalista al premio Strega nel 2017 con "La più amata" (Mondadori). Un ritorno, per l'autrice, con un libro potente, animato da uno sguardo capace di innescare la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprendere ogni umana debolezza. Ad accoglierci tra le pagine è una donna, una scrittrice, che, dopo essersi sentita ai margini per molti anni, ha, finalmente, conosciuto il successo. Attraversa un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po’ di più. Proprio come la figlia ventenne, che rifiuta di parlarle e si è trasferita a vivere lontano

La protagonista, combattuta tra risentimento, desiderio di rivalsa e sgomento per il tempo che si consuma, è colta così da Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent’anni torna a cercarla.

E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia, dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un’eterna ragazza.

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:

Sembrava bellezza
di Teresa Ciabatti
Mondadori
pagine 240
€ 18

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