Luisa Casati, la Divina Marchesa che fece di se stessa un'opera d'arte vivente
© ufficio-stampa
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Venezia, teatro delle sue follie, celebra il mito con la prima grande mostra a lei dedicata. Oltre un centinaio di opere tra gioielli, abiti, dipinti, sculture.
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Indossava serpenti vivi come gioielli. Era famosa per le sue passeggiate notturne, quando sfilava vestita solo della pelliccia accompagnata da cuccioli di ghepardo al guinzaglio. Si faceva servire da uomini neri seminudi con la pelle spruzzata d'oro. Se pensate che le follie delle rockstar anni '70 o di una Lady Gaga odierna siano insuperabili, dovete fare la conoscenza di Luisa Casati, fashion icon classe 1881.
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La Divina Marchesa ritorna a Venezia, palcoscenico dei suoi eccessi di inizio secolo, con una mostra a Palazzo Fortuny. Capigliatura vermiglia, labbra rosse su un viso pallidissimo, due enormi occhi verdi e magnetici (per renderli ancora più grandi ingeriva bacche di Belladonna, contenenti atropina): la sua figura impressionò mezzo mondo, da Jean Cocteau a Gabriele D'Annunzio, da Jack Kerouac a Marinetti. Antesignana della body art, dandy alla Oscar Wilde, la Marchesa Casati voleva fare di se stessa un'opera d'arte vivente. E per far questo impegnò tutta la sua vita e le incredibili ricchezze che ancora bambina aveva ereditato.
La Divina Marchesa era l'icona degli eccessi della Fin de Siècle, quando bisognava vivere precipitosamente senza risparmiare nulla. E infatti morirà in miseria, nel 1957, a Londra. Ma nella sua ricerca dell'immortalità è stata anche una mecenate e una scopritrice di talenti artistici: si faceva ritrarre da pittori come Giacomo Boldini, scultori come Giacomo Balla, fotografi come Man Ray, offrendo loro la sua protezione e la sua amicizia, e ispirò D'Annunzio per il romanzo Il fuoco, unica fra le tanti amanti del poeta che lui abbia mai stimato.
Non ha scritto nulla, non ha lasciato detto nulla, ha fatto solo parlare di sé fino ad oggi grazie alle sue strabilianti apparizioni e alle sue feste, dilapidando l'eredità paterna in oggetti, vestiti, animali esotici, palazzi e folli balli in maschera, in grado di lasciare in chi la incontrava una traccia indelebile frutto di un momento fugace.
La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Epoque agli anni folli
Venezia, Palazzo Fortuny
4 ottobre - 8 marzo 2015
per informazioni: www.mostracasati.it/