Il presidente della Mondadori: "I muri tiriamoli su, ma solo se servono a fermare il fondamentalismo e il fanatismo"
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Il vero "antidoto" all'antipolitica, al fondamentalismo e al fanatismo è rappresentato dalla cultura. Ne è convinta Marina Berlusconi, presidente del Gruppo Mondadori, secondo cui "mai come oggi si dovrebbe tornare a dare valore alla politica, che ha moltissimo da farsi perdonare". "I muri tiriamoli su - ha aggiunto - se servono a fermare gli estrmeismi, ma abbattiamoli se sono stati pensati per sbarrare la strada alla libertà di espressione".
Libri contro il fanatismo - In un'intervista al Corriere, Marina Berlusconi ha parlato del pensiero populista che ha portato all'elezione del presidente americano Donald Trump e Marine Le Pen al ballottaggio alle presidenziali francesi. "Rispetto Marine Le Pen e comprendo le motivazioni - ha affermato la numero uno di Mondadori - di chi la vota, ma penso che una sua elezione, e lo dico anche da imprenditore, rischierebbe di essere il colpo di grazia per un'Europa già estremamente fragile". I libri un antidoto alla Le Pen? "Non sono la risposta, ma un aiuto per trovarla".
"Il successo di certi movimenti e di certi leader non spunta dal nulla - ha sottolineato - ma è la comprensibile risposta a una crisi economica devastante e alle insicurezze profonde che una globalizzazione non gestita ha creato. Rappresenta anche la reazione, altrettanto comprensibile, agli errori di chi ha governato prima o al cattivo funzionamento delle istituzioni".
"La salute di un Paese dipende dalla cultura" - In Mondadori "cresciamo per il terzo anno consecutivo e le previsioni per quest'anno sono ancora migliori", ha osservato Marina Berlusconi. "Lo stato di salute della cultura di un Paese dipende in larga parte da quello della sua industria culturale e la svolta della Mondadori sta a significare che l'editoria non è avviata verso un inarrestabile declino. E io credo che di questi tempi ci sia un gran bisogno di buona editoria".
La questione Vivendi e la cessione del Milan - Sul piano manageriale, Marina Berlusconi ha poi affermato che la cessione del Milan "ha rappresentato una sconfitta per tutti", mentre dietro i conti in rosso di Mediaset "c'è un nome e un cognome: Vincent Bolloré. Senza il voltafaccia di Vivendi, Mediaset avrebbe chiuso il 2016 in pareggio".