"Milano anni '60", la mostra che ripercorre i "sessanta milanesi"
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
Fino al 9 febbraio 2020, a Palazzo Morando, sarà possibile assaporare i "sessanta milanesi" in un'esposizione a cura di Stefano Galli
© Ufficio stampa
Tra fotografie e riviste, la Milano degli anni sessanta, il dopoguerra, il boom economico, la costruzione dei primi grattacieli e la strage di Piazza Fontana verranno raccontati in una mostra per chi non li ha vissuti. L'esposizione a cura di Stefano Galli sarà aperta al pubblico fino al 9 Febbraio 2020 a Palazzo Morando.
Com'era Milano negli anni '60? Chi non era ancora nato in quel periodo, spesso se lo chiede e prova a immaginarlo attraverso i racconti che la storia ci tramanda. Ma le sensazioni di un popolo in fermento all'indomani della fine degli orrori della guerra, la voglia di ricominciare segnata dalla costruzione dei primi grattacieli e dal "boom economico" si possono comprendere ancor meglio dai volti ritratti negli scatti dell'epoca. Quel patrimonio fatto di foto, ritagli di riviste, quotidiani e oggetti di design di allora sono raccolti in un'esposizione a Palazzo Morando che ha proprio lo scopo di ripercorrere non solo a livello cronologico bensì emozionale un "decennio irripetibile".
Il capoluogo lombardo era visto come la capitale mondiale della creatività in grado di trascinare, con la sua voglia di ripartire da zero, l'intero Paese. Come dimenticare quando dal Sud la gente emigrava con la "valigia di cartone" in cerca di una "nuova vita", lontana dalla precarietà di un Mezzogiorno in estrema difficoltà. Milano rappresentava il futuro, la "novità".
Spinta dalla crescita economica, la città si trovò a vivere un periodo di fermento culturale. Con il concerto di Billie Holiday del 1958 allo Smeraldo si inaugurò la grande stagione della musica a Milano che proseguirà felicemente con tutti i grandi del Jazz da Duke Ellington a Thelonius Monk fino a Chet Baker e Gerry Mulligan. Anche la musica leggera affrontò un periodo d’oro con il concerto dei Beatles al Vigorelli del 1965 e dei Rolling Stones al Palalido del 1967, che consacrano il capoluogo come città moderna e pronta ad accogliere i più grandi protagonisti della musica pop e rock d’oltremanica e d’oltreoceano. Un periodo indimenticabile da cui Milano si risvegliò di soprassalto dopo l'attentato alla Banca Nazionale dell'agricoltura.
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
Tutte queste fasi vengono raccontate in un percorso espositivo, diviso in sezioni, documentato in foto e riviste e che si apre con le immagini della nuova Milano e delle le nuove costruzioni, come il Pirellone e la Torre Velasca, ma anche la nascita dei quartieri periferici, tra i quali spiccano Quarto Oggiaro, Olmi e Comasina. Il "tour" si conclude con la fine del periodo di rinascita con la strage di piazza Fontana. Insomma un viaggio a tappe nella storia di una città, attraverso le sue specificità, le vicende sociali, le tante iniziative culturali e imprenditoriali che ne hanno cambiato completamente il volto.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Comune di Milano, la Direzione Musei Storici e con la Questura di Milano, organizzata da MilanoinMostra con il patrocinio della Polizia di Stato e della Regione Lombardia.
MILANO ANNI 60. Storia di un decennio irripetibile
a cura di Stefano Galli
6 novembre 2019 - 9 febbraio 2020
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, spazi espositivi piano terra, via Sant’Andrea 6, Milano
Orari:
Martedì-domenica: 10.00-20.00 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Giovedì: 10.00-22.30 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Biglietti
Intero: € 12
Ridotto: € 10 (studenti under 26, over 65, disabili, gruppi adulti e tutte le convenzioni)
Biglietto Famiglia: 1 genitore: € 10 + 1 figlio entro i 14 anni, € 6; 2 genitori: € 10cad. + 1-2 figli, € 6 cad.
Omaggio: bambini da 0 a 6 anni, guide turistiche, accompagnatori di disabili; possessori Abbonamenti Musei Lombardia, Soci ICOM