In esposizione 80 scatti realizzati da giovani ragazzi che, nonostante la malattia, non smettono di sorridere alla vita
Oltre 80 fotografie scattate da 29 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 27 anni, accomunati dalla ricerca della felicità nonostante la malattia. Sono i pazienti oncologici del Progetto Giovani dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, protagonisti della mostra organizzata per il terzo anno consecutivo al Padiglione di Arte Contemporanea di via Palestro da Riscatti Onlus, l’associazione di volontariato milanese che realizza progetti di riscatto sociale attraverso la fotografia promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s.
Non senza un risvolto charity. Le istantanee esposte durante la mostra, infatti, saranno messe in offerta e parte del ricavato sarà devoluto a favore della realizzazione di nuove iniziative nell’ambito del Progetto Giovani, sostenuto dall’Associazione Bianca Garavaglia Onlus all’interno del reparto di Pediatria dell’INT. Dopo lo strepitoso successo della hit "Palle di Natale", il cui video, con oltre 6 milioni di visualizzazioni, è diventato virale, rimanendo in testa alle classifi che iTunes degli ultimi due mesi, gli adolescenti e i giovani adulti del Progetto Giovani dell’Istituto Tumori di Milano tornano alla ribalta esprimendo per mezzo della fotografi a le proprie emozioni e il proprio percorso nella difficile ricerca della felicità.
"RI-SCATTI, la ricerca della felicità" è, appunto, il titolo della collettiva, a cura di Chiara Oggioni Tiepolo, in programma dal 3 al 12 febbraio prossimi nelle sale del PAC. Dopo "Fotografi senza fissa dimora", che nel 2015 ha trasformato gli homeless in fotografi , e "Milano Melting Pot", dedicata nel 2016 al tema dell’immigrazione, quest’anno la Onlus Riscatti ha deciso di puntare l’obiettivo sul percorso di apprendimento fotografico che 29 ragazzi in cura all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno realizzato per alcuni mesi, nell’autunno del 2015.
Tre fotografe, Alice Patriccioli, Veronica Garavaglia e Donata Zanotti, si sono alternate nel prestare la loro professionalità, insegnando ai ragazzi della Pediatria Oncologica come usare una macchina fotografi ca e come costruire un progetto. Così come negli altri percorsi creativi già attuati dal Progetto Giovani, la scelta del tema e del territorio in cui muoversi è partita dai ragazzi e ha permesso loro di raccontarsi nella propria unicità e di mostrare quali soluzioni hanno attuato per trovare la forza di combattere la malattia e tornare a sorridere. Ne sono scaturite immagini che lasciano a bocca aperta, come quelle di Sefora e Martina che si sono tolte la parrucca davanti all’obbiettivo, immortalando questo gesto e il tentativo di riappropriarsi di una bellezza non solo interiore.